Tiri liberi sulla Comark e Vertemati
A Treviglio compito facilitato

Restiamo ben fermi sull'alta considerazione nei confronti di Adriano Vertemati anche se alcune domande ce le siamo poste. Il coach è stato agevolato nel suo compito dovendo gestire gli 8 baby e i 2 soli senior affidatigli?

Restiamo ben fermi sull'alta considerazione nei confronti di Adriano Vertemati anche se due domande, strada facendo, ce le siamo rigorosamente poste. Il trentenne coach milanese è stato agevolato nel suo compito dovendo gestire gli 8 baby e i 2 soli senior affidatigli? E ancora: se gli venisse meno l'affiatata assistenza del factotum Euclide Insogna, la Comark avrebbe raccolto gli attuali meritevoli consensi? Procediamo con ordine. È risaputo che un conto è vivere lo spogliatoio con una squadra imbottita di giovani, altro dirigere giocatori di lunga milizia e di spiccata personalità. Vertemati, a cui non difettano intelligenza e razionalità, nell'accettare la chiamata estiva trevigliese, deve aver valutato a fondo ogni aspetto. Conclusione: rischi, da parte sua, sicuramente inferiori ai vantaggi. In altre parole, l'esordio nella terza divisione del basket nazionale avrebbe rappresentato per lui il classico e inaspettato treno che passa e, quindi, da prendere senza indugi. Una scelta alla fine vincente visto il comportamento, sin qui della squadra.

A maggior ragione, poi, se la società non l'ha caricato di responsabilità quanto a risultati immediati da raggiungere. Non si è sentito dirigente, ad esempio, pronunciare il termine «promozione», forse qualcuno di tanto in tanto, osa sussurrare «playoff» ma niente di più. Per non girarci attorno al problema, sono 18 anni che la Comark privilegia, riuscendoci con gli interessi, una dignitosa permanenza in questa categoria valorizzando, se possibie, i giovani al salto di qualità. E Vertemati sembra fatto su misura per portare avanti i programmi assai cari al sodalizio della Bassa.

Al tempo stesso, da illustre sconosciuto a questi livelli il nostro tecnico, in pochi mesi, si è costruito un identikit non sottovalutato da un buon numero di operatori di mercato. L'invito rivolto al presidente Gianfranco Testa è, perciò, di blindarlo a dovere prima che sia troppo tardi!

Arturo Zambaldo

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