Roma, senza Totti 5 ko in 7 gare
A Bergamo l'esame di maturità

Un vero e proprio esame di maturità. Per dimostrare di poter ambire al terzo posto, di aver acquisito quella continuità tanto ambita da Luis Enrique, e soprattutto di saper fare a meno anche di Francesco Totti.

Un vero e proprio esame di maturità. Per dimostrare di poter ambire al terzo posto, di aver acquisito quella continuità tanto ambita da Luis Enrique, e soprattutto di saper fare a meno anche di Francesco Totti.

Per la Roma, la l'impegno di Bergamo rappresenta l'ennesimo treno stagionale da non perdere oltre che l'occasione per ritrovare quel successo in trasferta che manca da due mesi. La frenata dell'Udinese e i problemi in casa dei cugini della Lazio, inoltre, mettono i giallorossi nella condizione di dover fare tutto il possibile per strappare l'ultimo pass utile che vale l'accesso alla prossima Champions League.

Dopo aver concesso due giorni di riposo, Luis Enrique ha cominciato a preparare la partita di domenica contro l'Atalanta potendo contare su tutta la rosa, eccezion fatta per Burdisso (alle prese col recupero dal grave infortunio al ginocchio). A differenza degli allenamenti di Trigoria, però, Totti non potrà prender parte alla gara dello stadio Atleti Azzurri d'Italia perchè fermato per un turno dal giudice sportivo.

Un'assenza pesante se si considera che nelle precedenti sette occasioni in cui il numero 10 non è sceso in campo, la Roma ha collezionato ben cinque ko e sole due vittorie, racimolando meno di un punto a gara. Senza il 'capitano-totem', De Rossi e compagni sono riusciti ad avere la meglio solo su Palermo (grazie al gol all'esordio di Lamela) e Novara, mentre sono usciti sconfitti sia con le dirette rivali al terzo posto, Lazio e Udinese, sia con Genoa, Milan e Fiorentina.

Come sostituto di Totti nel ruolo di trequartista Luis Enrique ha sempre scelto Pjanic, mentre Lamela è stato schierato dietro alle punte dal primo minuto solo quando sono mancati sia il capitano sia il bosniaco (con Palermo e Genoa). Seguendo le indicazioni del passato, quindi, dovrebbe essere Pjanic a vestire i panni del regista avanzato, lasciando libera una casella a centrocampo per l'inserimento di uno tra Greco, Simplicio e Marquinho (al fianco di De Rossi e Gago).

A giocarsi le due maglie dell'attacco, invece, saranno Osvaldo, Borini, Lamela e Bojan (uscito dal campo dall'allenamento con una fasciatura al ginocchio destro per una lieve infiammazione), con i primi due in netto vantaggio sulla concorrenza: l'ex Espanyol, a digiuno da gol da due mesi, non vede l'ora di sbloccarsi contro la sua ex squadra, mentre Borini non ha alcuna intenzione di fermarsi ora che all'orizzonte c'è anche l'azzurro dell'Italia. (Ansa)

© RIPRODUZIONE RISERVATA