Micolucci in Procura federale
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«Il verbale è secretato, posso solo dire che il mio assistito Micolucci ha dato alla Procura federale diversi chiarimenti, con qualche dettaglio in più, su molte partite, tra cui Ascoli-Atalanta (per verificare le verità di Doni, ndr), per aiutare l'inchiesta sportiva».

«È stato un interrogatorio lungo in cui il mio assistito ha fornito tanti dettagli sulle cose già dette il 18 agosto scorso al pm di Cremona, Di Martino. Il verbale è secretato, posso solo dire che Micolucci ha dato alla Procura federale diversi chiarimenti, con qualche dettaglio in più, su molte partite, tra cui Ascoli-Atalanta (per verificare le verità di Doni ndr), proprio per aiutare la l'inchiesta sportiva».

Queste le parole di Daniela Pigotti, legale di Vittorio Micolucci, al termine dell'interrogatorio presso gli uffici della Procura federale, durato circa tre ore. L'ex capitano dell'Ascoli, primo pentito dell'inchiesta sul calcioscommesse di Cremona, sta scontando la squalifica di 14 mesi inflittagli lo scorso anno al termine del processo sportivo.

Dopo le dichiarazioni fatte al pm Di Martino la scorsa estate (18 agosto, ndr), il calciatore è stato riconvocato, infatti, dalla Procura federale proprio per confermare le accuse contro Gervasoni e gli zingari. L'ex ascolano è stato il primo a indicare in Carlo Gervasoni il reclutatore di giocatori, ed a riconoscere in foto gli zingari Gegic e Ilievskj.

«Lui ha scoperchiato la pentola - ha aggiunto l'avvocato -, poi altri lo hanno seguito. Ha fatto nomi importanti, fornendo tanti particolari che riguardano l'aspetto sportivo. Nuovi nomi e squadre? No, si è parlato di qualche altra partita, mentre sugli slavi ha già detto tutto».

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