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Mercoledì 07 Marzo 2012
Marilungo, interrogatorio breve
L'avvocato: «Lui non sa nulla»
È durato meno di un'ora l'interrogatorio di Guido Marilungo in Procura federale a Roma. All'uscita l'attaccante atalantino non ha rilasciato dichiarazioni, mentre il suo avvocato Riccardo Tuccini ha sottolineato: «Non c'entra nulla, non sa di nessuna combine».
È durato meno di un'ora l'interrogatorio di Guido Marilungo in Procura federale a Roma, mercoledì 7 marzo. All'uscita l'attaccante atalantino non ha rilasciato dichiarazioni, mentre il suo avvocato Riccardo Tuccini, del foro di Roma, ha sottolineato: «Non c'entra nulla, non sa di nessuna combine».
La convocazione di Marilungo aveva destato sorpresa, ma fino a un certo punto. Ci sono infatti due intercettazioni in cui spunta il nome del giovane bomber atalantino, prelevato nel gennaio 2011 dalla Sampdoria. In entrambe, Pirani e Buffone fanno riferimento esplicito a Marilungo come possibile «sostituto» di Doni nella combine di Ascoli-Atalanta.
I due - secondo quanto scaturito dalle intercettazioni - cercavano un giocatore atalantino per sigillare l'intesa sul campo, ma non erano certi dell'utilizzo di Doni dal 1'. Dunque era necessario individuare un eventuale sostituto. Dopo una lunga confabulazione, Buffone conclude: «Va bene anche Marilungo».
Ovvio che i magistrati abbiano domandato a Marilungo di questa conversazione, e tentato di andare a fondo della combine di Ascoli-Atalanta. Combine che, giova ricordarlo, non andò poi a segno, visto che si mirava alla vittoria dell'Atalanta, mentre poi il match finì 1-1.
Altro discorso merita Padova-Atalanta: non è affatto da escludere che la procura sportiva, che in questa tornata di interrogatori punta in particolare ad approfondire gli eventuali coinvolgimenti diretti delle società, abbia chiesto informazioni a Marilungo su quel pareggio, che fin dalle iniziali ipotesi investigative veniva indicato come concordato direttamente dalle società. Se emergessero conferme su questo, sarebbero guai ulteriori.
Ma, almeno da quanto ha raccontato l'avvocato Tuccini ai giornalisti che l'attendevano fuori dalla Procura federale, Marilungo sarebbe all'oscuro di ogni tentativo di combine. Quanto agli altri interrogatori, si sono conclusi quelli di Ruopolo, sotto torchio per due ore, e quello di Narciso, ambedue ex giocatori dell'AlbinoLeffe.
È durata tre ore, martedì 6 marzo, l'audizione di Maurinho Ernandes alla procura federale. Ernandes è uno sconosciuto al pubblico bergamasco, ma l'ex allenatore della squadra femminile Cf Sudtirol Alto Adige e già selezionatore regionale è stato chiamato per chiarire il contenuto di una conversazione avvenuta con Nicola Santoni, nella quale si ipotizza un coinvolgimento diretto dell'Atalanta in alcuni tentativi di combine.
L'intercettazione è del 30 settembre 2011: Ernandes parla in auto con Nicola Santoni, l'amico (poi finto ex amico) di Cristiano Doni. Santoni sostiene che l'ex capitano nerazzurro può avere un futuro nella società nerazzurra: «Tutti i casini che abbiamo fatto... perché tanto alla fine di casini ne abbiamo fatti tanti, dentro ci sono anche loro, capito?... Quindi è inutile che lo abbandonino... perché...» ed Ernandes esclama: «Perché non possono...». Impossibile sapere l'esito dell'interrogatorio, ma è facile immaginare le domande della Procura, che avrà chiesto lumi su quel «Non possono».
«Volete sapere come è andata? Risponderà il codice di giustizia sportiva» ha dichiarato Ernandes allontanandosi dagli uffici della Federcalcio a passo svelto. Intanto, anche la Procura di Bari starebbe indagando sul possibile coinvolgimento diretto delle società nello scandalo scommesse.
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