Scommesse, interrogato Cassano
«Mai parlato di rigore con Doni»

Cinque ore di interrogatorio per negare ogni coinvolgimento nel calcioscommesse. Questo il contenuto del lungo colloquio avvenuto oggi a Empoli tra gli investigatori della Procura federale e il portiere del Piacenza Mario Cassano, da oltre un mese ai domiciliari dopo l'arresto disposto lo scorso 4 febbraio dai magistrati di Cremona.

Tirato in ballo da Cristiano Doni e Carlo Gervasoni, Cassano ha in sostanza ribadito quando affermato lo scorso 6 febbraio a Cremona: nessuna conoscenza dei presunti tentativi di combine delle partite Atalanta-Piacenza 3-0 del 19 marzo 2011, Siena-Piacenza 2-3 del 19 febbraio 2011, Albinoleffe-Piacenza 3-3 del 20 dicembre 2010 e Piacenza-Mantova 1-2 del 23 maggio 2009.

"Cassano ha negato ogni addebito - ha spiegato l'avvocato Roberto Maresca al termine dell'interrogatorio - fornendo qualche dettaglio in più rispetto alla deposizione di Cremona. Il rigore calciato centralmente da Doni in Atalanta-Piacenza? Il mio assistito non ha parlato col giocatore nerazzurro prima dell'esecuzione. Tirare in ballo un portiere nel calcioscommesse è facile, ma nelle deposizioni di Doni e Gervasoni ci sono evidenti contraddizioni".

Cassano ha poi precisato di conoscere appena Alessandro Zamperini (l'ex difensore del Ventspils che a Cremona aveva dichiarato: "Cassano mi presentò attraverso il video Gervasoni"), mentre per provare la propria innocenza nella presunta combine della partita con il Siena, il portiere ha mostrato agli 007 federali gli ottimi voti ricevuti dai giornali il giorno successivo. "Ieri ho depositato a Cremona l'istanza per la revoca delle misure cautelari - ha aggiunto Maresca - spero di ottenere risposta in settimana".

È durato appena mezz'ora, invece, l'interrogatorio del difensore del Modena Romano Perticone, ex Livorno, ascoltato negli uffici romani della Procura federale per la combine, peraltro mai realizzata, della gara Atalanta-Livorno del 27 novembre 2010. L'ex centrocampista dell'Albinoleffe Davide Caremi, coinvolto secondo Gervasoni nella manipolazione di Pisa-Albinoleffe del 7 marzo 2009, è stato invece interrogato fuori sede dai collaboratori di Stefano Palazzi.

Domani mattina la Procura federale ascolterà Stefano Ferrario, difensore del Parma ma ex Lecce, tirato in ballo da Zamperini per il tentativo di combine della partita Lecce-Lazio del 22 maggio 2011: a Cremona Zamperini aveva dichiarato di aver incontrato l'amico Ferrario per esporgli l'interesse di Hristiyan Ilievski alla manipolazione della gara, ma l'ex leccese aveva rifiutato "rappresentando che lui non avrebbe disputato quell'incontro e comunque non era disposto a fare quel genere di cose"

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