L'Atalanta va in campo a Napoli:
bomber Denis torna titolare

Ma ci sarà la pizza Tanque a Napoli? Il German risponde finalmente presente, in campo dall'inizio stasera (20,45) al San Paolo, contro i suoi vecchi colori azzurri. Lui che rimane «el segna semper lü» anche se ha avuto qualche pausa.

Ma ci sarà la pizza Tanque a Napoli? Il German risponde finalmente presente, in campo dall'inizio stasera (20,45) al San Paolo, contro i suoi vecchi colori azzurri. Lui che rimane el segna semper lü anche se ha avuto qualche pausa, ma resta pur sempre al sesto posto nella hit parade dei bomber della serie A, 15 gol, a poche lunghezze da Cavani che sul podio ci sta, a 19.

Sarà la serata di Denis, si spera, questa di Napoli-Atalanta. Ma non dipende solo da lui, naturalmente. Dovrebbe essere anche la partitona di Consigli, per evitare una scoppola (tocchiamo ferro) come quella subìta dal Cagliari, un mese fa nell'ultima vittoria casalinga del Napoli: 6-3. Però non sempre finisce così male, per chi gioca sotto il Vesuvio: prendete il Catania che è uscito imbattuto (2-2), prima ancora Inter (1-0) e Chievo hanno alzato bandiera bianca, ma il Cesena due mesi fa ha resistito, bloccando la squadra di Mazzarri sullo 0-0 (ma Lavezzi non c'era) come avevano fatto già Lazio e Fiorentina.

La prima risposta deve però darla l'Atalanta stessa, sconfitta due volte di fila e chiamata a rialzarsi al più presto. Se non ora quando? Domenica arriva il Chievo a Bergamo, poi Catania e Fiorentina sono gli altri avversari abbordabili o più alla portata dei nerazzurri. Certo l'esame al San Paolo è da brividi, a prescindere dalle temperature più invernali che primaverili. E poco conta che la macchina guidata da Mazzarri sembri un po' battere in testa, gli uomini che andavano a mille all'ora adesso camminano e non hanno più il guizzo o il colpo da ko.

Colpa anche della Champions, chiaro: provate voi ad affrontare quello stress, fisico e nervoso. Eppure i tre tenori ci sono ancora tutti, c'è anche un Pandev che farebbe comodo a chiunque. Anche se stasera Mazzarri deve fare i conti con un'emergenza difesa, per via delle squalifiche.
E allora vediamo come l'Atalanta saprà tenere sotto pressione una squadra che sul proprio campo ha segnato anche quattro gol al Lecce, ma non ha vinto molto più che fuori (sette volte contro cinque).

All'Atalanta bruciano ancora i due punti persi all'andata, quella rete di Cavani nel recupero a pareggiare il gol di Denis. L'argentino per la verità ha già colpito da ex, l'anno scorso (17 aprile) segnando al 60' dopo Inler nel 2-1 dell'Udinese, inutile la rete di Mascara al 90'. Contiamo su di lui, che col Napoli in tutto ha segnato in due anni meno gol (13) di quelli che ha già realizzato con l'Atalanta.

Chissà che riesca a ispirare Gabbiadini per trovare il suo primo gol esterno, contro una delle squadre che lo vorrebbero. Ma prima vorremmo veder crescere il «Gabbia» a Bergamo, magari con i suggerimenti di Cigarini, altro ex di giornata assieme a Stendardo. I numeri dicono anche che Denis non va in gol fuori casa da quasi quattro mesi, cioè dal 2-2 di Firenze il 17 dicembre: sarebbe quindi ora di rompere di nuovo il ghiaccio.

Certo, se si dovesse per forza scegliere, andrebbe bene qualsiasi risultato oggi, pur di fare il pieno domenica contro il Chievo. Però, perché mettere le mani avanti? L'Atalanta ha messo il freno all'Inter, che sarà messa male ma non è poi tanto lontana dal Napoli. E a San Siro non c'era Denis. Insomma, prima di darla per battuta, aspettiamo di vedere l'orgoglio della banda Colantuono, che non crediamo sarà quella un po' abulica e poco reattiva di Cagliari. Senza fissarsi sui quaranta punti che sono lì dietro l'angolo e presto arriveranno.

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