Una carriera partita dal Monterosso
La Polisportiva: «Non ci sono parole»

«È bastato un terribile attimo». Inizia così, sul sito della Polisportiva Monterosso di Bergamo, la società dove Piermario Morosini aveva iniziato a giocare a pallone, il ricordo del giovane calciatore morto a Livorno. «Non ci sono parole», scrivono dirigenti e allenatori.

«È bastato un terribile attimo». Inizia così, sul sito della Polisportiva Monterosso di Bergamo, la società dove Piermario Morosini aveva iniziato a giocare a pallone, il ricordo del giovane calciatore morto a Livorno. «Non ci sono parole», scrivono dirigenti e allenatori.


Ecco il testo integrale

NON CI SONO PAROLE ...
Il nostro Piemario Morosini è scomparso.

«È bastato un terribile attimo: era il 31' del primo tempo dell'incontro Pescara-Livorno, in diretta TV, quando Piermario si è accasciato e non è più riuscito a rialzarsi. Si è capito subito che doveva essere qualcosa di molto grave... di terribilmente grave. I volti angosciati di compagni e dirigenti non lasciavano molto spazio alla speranza, ma noi abbiamo sperato. I soccorsi lo hanno portato in ospedale, sono arrivate alcune notizie confortanti e noi abbiamo sperato… quanto abbiamo sperato! Alle 17.00 circa la notizia terribile: Piermario non ce l'ha fatta.

L'Italia tutta lo piange, Bergamo lo piange, l'Atalanta che lo aveva fatto crescere ed entrare nel calcio che conta lo piange, la Polisportiva in cui aveva tirato i primi calci al pallone lo piange, il quartiere di Monterosso lo piange, ognuno di noi, ognuno di quelli che lo conoscevano e lo amavano lo piange, tutti noi lo piangiamo».

Il sito della Polisportiva Monterosso

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