Di Natale: un ragazzo fantastico
«Giocare ogni 3 giorni è dura»

«Morosini era un ragazzo fantastico. Non so, è due giorni che non dormo perchè è impossibile con quello che è successo». Lo dice Totò Di Natale, che aggiunge: «Giocare ogni 3 giorni è molto difficile».

«Morosini era un ragazzo fantastico, che veniva ad allenarsi con il sorriso. Non so, è due giorni che non dormo perchè è impossibile con quello che è successo». Totò Di Natale a Radio Monte Carlo è tornato sulla tragedia che ha colpito ilcentrocampista del Livorno, morto dopo un malore in campo sabato.

«Lo conosco da 7 anni, non mi ha mai fatto capire che non aveva il padre, che non aveva la mamma. Era un ragazzo sempre con il sorriso, aiutava sempre tutti  - ha raccontato il calciatore -. Io ho saputo due anni fa che aveva questi problemi. Era un ragazzo che voleva vivere e faceva vivere tutti. Morire così a 25 anni è una cosa fuori dal normale. Un ragazzo bravissimo, di vita. Quello che posso fare per questo ragazzo, per la sorella, lo farò. Ci sono tanti giocatori, di serie A e di serie B, che vogliono aiutare questa ragazza: Mario teneva molto a lei e noi cercheremo tutti insieme di darle una mano».

Sulle sue dichiarazioni relative al fatto che si gioca troppo Di Natale ha detto: «Parlo di me perchè orami sono più di 18 anni che gioco a calcio. Giocare ogni 3 giorni è molto difficile, il calcio italiano va troppo veloce. Però credo che quello che è successo a Mario sia stata una sfortuna. Io già l'anno scorso avevo pensato di ritirarmi perchè non riesco più a dormire, faccio fatica ad andare a letto; giocando ogni tre giorni è difficile. Vediamo di giocare le ultime 6 partite per Mario, giocherò per lui e poi vedremo. Vedendo la partita di Real Madrid e Barcellona che hanno rispettato un minuto di silenzio mi sono emozionato. Spero che anche lui lo abbia visto».

© RIPRODUZIONE RISERVATA