«Mi piace l'azionariato popolare
Un tifoso nel CdA della Foppa»

Il presidente Luciano Bonetti invita i tifosi a pazientare ancora qualche settimana: «Queste ultime settimane di aprile serviranno per compiere un'attenta analisi delle sponsorizzazioni. Poi, quando ci ritroveremo in società il 7-8 maggio, vedremo il da farsi»

È il momento più difficile della storia ventennale della Foppapedretti. La raccolta dei finanziamenti da parte degli sponsor langue e anche il direttore generale Giovanni Panzetti nei giorni scorsi ha rilanciato la massima allerta: «Rischiamo di non farcela». Ma la risposta della calda tifoseria rossoblù non si è fatta attendere: su Facebook, il grande cuore della Nobiltà Rossoblù ha cominciato a battere impetuosamente.

L'idea dei fan del Volley Bergamo è stata tanto semplice quanto brillante e densa di passione: autofinanziamoci - hanno proposto -, ognuno di noi doni almeno un euro per salvare il futuro della Foppa e preservare il suo trionfale passato. Il tam-tam si è diffuso velocemente, varcando anche i confini della provincia di Bergamo, ed è risuonato alle orecchie della dirigenza rossoblù, colpita dall'idea di una donazione da parte dei tifosi o di un'iniziativa di azionariato popolare (su Facebook è stato creato anche un apposito gruppo: «Sosteniamo la Foppapedretti»).

Il presidente Luciano Bonetti invita, però, i tifosi a pazientare ancora qualche settimana: «Queste ultime settimane di aprile serviranno per compiere un'attenta analisi delle sponsorizzazioni. Poi, quando ci ritroveremo in società il 7-8 maggio, se saremo ancora al di sotto del nostro fabbisogno verremo incontro alla proposta dei nostri tifosi. Ma prima di allora vogliamo evitare ai nostri sostenitori di doversi tassare per salvare il Volley Bergamo. Vogliamo essere seri: non possiamo chiedere ai nostri tifosi mezzo milione di euro».

Da parte di Bonetti non c'è, comunque, nessuna preclusione nei confronti dell'azionariato popolare: «L'idea mi piace e la trovo molto interessante. E vi dirò di più: non mi disturberebbe affatto avere un rappresentante degli azionisti-tifosi nel CdA del club. Ma è ancora presto per parlarne». Quel che è sicuro è la situazione: molto difficile.

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