Palazzi e Laudati in procura a Bari
«Grandi sconti per chi collabora»

È durato circa due ore, dalle 10 a mezzogiorno, l'incontro alla Procura di Bari tra Stefano Palazzi, numero 1 degli 007 della Figc, il procuratore capo di Bari, Antonio Laudati, e il sostituto procuratore Ciro Angelillis. Un colloquio estremamente utile per la continuazione delle indagini.

È durato circa due ore, dalle 10 a mezzogiorno, l'incontro alla Procura di Bari tra Stefano Palazzi, numero 1 degli 007 della Figc, il procuratore capo di Bari, Antonio Laudati, e il sostituto procuratore Ciro Angelillis. Un colloquio estremamente utile per il prosieguo dell'attivita del procuratore federale, già proiettato nella seconda tranche di deferimenti relativi all'inchiesta sul calcio scommese.

«Ringrazio i magistrati di Bari per la disponibilità - ha dichiarato Stefano Palazzi, dopo aver lasciato gli uffici della Procura - e per aver messo a disposizione della Procura Federale gli incartamenti del primo filone della loro inchiesta (in cui il protagonista assoluto è l'ex calciatore del Bari, Andrea Masiello, con i suoi complici Carella e Giacobbe: trema soprattutto il Lecce, per la combine dell'ultimo derby con il Bari, ndr.).

Materialmente gli atti saranno consegnati in Federazione, poiché si tratta di un fascicolo particolarmente corposo. Appena avremo a disposizione le carte, la prossima settimana (ma Laudati ha lasciato intendere che potrebbero trascorrere 15 giorni per chiudere il primo filone dell'inchiesta, ndr.), ci metteremo all'opera e cercheremo di far luce, nel più breve tempo possibile, per arrivare ai deferimenti". Difficile stabilire i tempi, anche se c'è chi prevede un maxi processo bis al termine dell'Europeo.

«I dibattimenti devono essere fissati dai nostri ordini giudicanti - ha precisato Palazzi -, che dovranno prima studiare gli atti. Ma le date verranno comunicate a breve dalla Federazione«. Il procuratore federale si è soffermato a lungo su un altro, importante, concetto: «Gli strumenti normativi attuali ci danno grandi possibilità. Dal 2007 i soggetti che collaborano possono ottenere grossi riconoscimenti sotto il profilo della pena. Se un soggetto rende dichiarazioni di piena collaborazione alla giustizia ordinaria, chiaramente la giustizia sportiva ne terrà conto. E un tale comportamento può sortire effetti positivi anche per la società di appartenenza del soggetto in questione. Pertanto, è meglio parlare».

Palazzi invece non ha potuto sbilanciarsi su una questione: i nuovi provvedimenti riguarderanno i campionati in corso? Tutto dipenderà dai tempi in cui la Procura Federale riuscirà ad arrivare ai deferimenti e dalla congruità delle sanzioni previste.

«È un compito che spetta agli organi giudicanti. Le nostre sono proposte di sanzione». Antonio Laudati, procuratore capo di Bari, plaude alle parole del collega della Figc, Stefano Palazzi. «Nella nostra indagine era molto rilevante il problema che le persone che hanno collaborato con l'autorità giudiziaria, dando riscontro ad importanti fatti, rischiassero di incorrere in sanzioni per omessa denuncia e responsabilità oggettiva che, per quanto ci riguarda, costituiscono un problema di mancato raccordo con la giustizia ordinaria», le parole di Laudati.

Intanto lunedì saranno interrogati in carcere Roberto Sblendorio e Raffaele Lo Iacono, i due capi ultrà del Bari arrestati giovedì. Il terzo (agli arresti domiciliari), Alberto Savarese, verrà ascoltato dagli inquirenti giovedì 17 negli uffici del tribunale di Bari. I tre sono assistiti dallo stesso legale, l'avvocato Gaetano Sassanelli.

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