Marino e il mercato dell'Atalanta:
«Vendere? Forse, non per forza»

La cosa più complicata è far parlare Pierpaolo Marino del mercato dell'Atalanta. Sembra un paradosso, ma nonostante il campionato sia finito da 10 giorni questo è il calcio nel maggio 2012. Certezze nessuna. E il navigare a vista.

La cosa più complicata è far parlare Pierpaolo Marino del mercato dell'Atalanta. Sembra un paradosso, ma nonostante il campionato sia finito da 10 giorni questo è il calcio nel maggio 2012. Certezze nessuna. E il navigare a vista mal comune di tutte le società.

Ecco perché il direttore - tecnico fino al 31 giugno, generale dal 1° luglio - passa svicolando da una riunione all'altra, o da una telefonata alle cento successive. Ogni pretesto è buono per prendere tempo.

«Un'intervista sul mercato? Ehh, prima vi potevo dire aspettiamo che finisca la stagione… ma adesso? Dai, datemi un paio di giorni… aspettiamo le comproprietà… No, non regge? Vabbuò, facciamola 'sta intervista. Anche se non ci sono molte cose da dire. E dev'essere chiaro un concetto…».

Marino prende tempo, e fa la premessa: «Dev'essere chiaro che l'Atalanta non ha bisogno di vendere. La squadra è competitiva e l'intenzione della proprietà non è quella di smantellarla, ma piuttosto di provare a migliorarla. Mi raccomando, niente malintesi su questo concetto». Per Gabbiadini offerte serie...

Leggi tutta l'intervista su L'Eco di Bergamo del 21 maggio

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