È morto Edoardo Mangiarotti
l'italiano dei record alle Olimpiadi

È morto all'età di 93 anni, stamattina venerdì 26 maggio, nella sua casa di via Solferino a Milano il grande schermidore Edoardo Mangiarotti. Con le sue tredici medaglie, sei ori, cinque argenti e due bronzi, è stato l'italiano più medagliato nella storia delle Olimpiadi.

È morto all'età di 93 anni, stamattina venerdì 26 maggio, nella sua casa di via Solferino a Milano il grande schermidore Edoardo Mangiarotti. Con le sue tredici medaglie, sei ori, cinque argenti e due bronzi, è stato l'italiano più medagliato nella storia delle Olimpiadi.

Lo ha confermato la famiglia. La morte è giunta per probabile crisi cardiaca. Edoardo Mangiarotti è stato figlio d'arte ed è cresciuto grazie agli insegnamenti del padre Giuseppe Mangiarotti, già schermidore di prestigio internazionale che aveva indossato la divisa azzurra alle Olimpiadi di Londra nel 1908 e maestro d'arma che importò in Italia le varianti della scuola francese di scherma.

Edoardo ha condiviso la passione per la scherma con i fratelli Mario (residente a Bergamo, già presidente del Coni provinciale) e l'altro olimpionico Dario. Relativamente ai soli Giochi olimpici ha collezionato complessivamente fra il 1936 e il 1960 ben 6 medaglie d'oro, 5 d'argento e 2 di bronzo ed è a tutt'oggi l'atleta più medagliato della storia dell'Italia ed il quarto in assoluto, a pari merito con altri due atleti, alle spalle di Larissa Latynina a quota 18 medaglie, Michael Phelps con 16 e Nikolai Andrianov con 15.

Per quanto concerne i campionati del mondo sono 26 le medaglie conquistate, delle quali la metà d'oro. Anche nella speciale classifica degli schermidori plurimedagliati ai mondiali risulta l'italiano più vincente di sempre. Si è ritirato dalla scena agonistica dopo le Olimpiadi di Roma del 1960 come il più grande schermidore di spada di tutti i tempi.

Anche la figlia Carola è stata una tiratrice di scherma che ha rappresentato l'Italia alle Olimpiadi, partecipando a quelle di Montreal nel 1976 e di Mosca nel 1980. Mangiarotti ha condiviso col marciatore Ugo Frigerio e lo sciatore Gustav Thoeni il privilegio di essere stato selezionato per due volte come alfiere dell'Italia in una cerimonia d'apertura delle Olimpiadi, avendo portato il tricolore sia a Melbourne nel 1956, sia a Roma nel 1960.

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