Scommesse: i seriani ko?
Si può ancora patteggiare

E adesso l'AlbinoLeffe diventerà, per tutti, il metro di misura: se accetti di patteggiare 10 punti ci mettiamo d'accordo, se non accetti ne chiedo 27. Tre per ciascuna partita coinvolta nel Calcioscommesse. Poi la sentenza potrebbe essere più vicina ai 10 punti del possibile accordo.

E adesso l'AlbinoLeffe diventerà, per tutti, il metro di misura: se accetti di patteggiare 10 punti ci mettiamo d'accordo, se non accetti ne chiedo 27. Tre per ciascuna partita coinvolta nel Calcioscommesse. Poi la sentenza potrebbe essere più vicina ai 10 punti del possibile accordo di giovedì che alla richiesta-choc fatta ieri dal pm, ma certo questo non è un bel punto di partenza.

L'AlbinoLeffe appena retrocesso in C1 potrebbe partire da -27. Non succederà, ma se succedesse dovrebbe fare i punti delle prime due in classifica per salvarsi: da quando esiste la Lega Pro solo una volta ci sono stati più di 27 punti tra la seconda in classifica e la prima delle retrocesse. Cioè o tieni il passo della promozione, o vai in C2.

Chiaro che, comunque andrà, i seriani hanno probabilmente già più di un motivo per pentirsi di non aver patteggiato. E proprio la loro storia diventerà la stella polare per le prossime squadre che saranno coinvolte nei processi sportivi. Tutti cercheranno di patteggiare, altrimenti Palazzi diventerà spietato.

Perché il pm della Federcalcio è coerente: usa gli stessi criteri dall'estate 2011, quando premiò la collaborazione di Micolucci, il primo pentito, e punì l'Atalanta per il braccio di ferro di Doni. Attenzione però: l'AlbinoLeffe ha tempo fino alla conclusione del dibattimento per patteggiare, e ed è improbabile che Palazzi modifichi le sue richieste. Nessuno si dovrà stupire se martedì sera, quando parleranno i legali dell'AlbinoLeffe, l'ipotesi di patteggiamento tornerà a fare capolino.

Poi l'agenzia di stampa che ieri pomeriggio ha spaventato i bergamaschi. Questo il testo: «Potrebbero tornare in discussione le sanzioni decise giovedì nell'ambito del processo sportivo... Alla luce del dispositivo e valutate le motivazioni - si apprende in ambienti Figc - sui singoli casi potrebbe scattare il potere di impugnazione in capo al presidente federale». Considerazioni.

Gli «ambienti Figc» sono una fonte molto vaga, e il presidente Figc Giancarlo Abete non ha fatto dichiarazioni. Ma ragioniamo: sul piano pratico è pensabile che la Figc impugni una sentenza chiesta dal suo pubblico ministero e approvata da un suo organo giudicante? Vorrebbe dire stravolgere l'ordinamento della federazione.

E con un processo sportivo in corso e altri tre da celebrare entro agosto, forse non è questo il momento. E ancora: se fossero impugnati i due punti all'Atalanta, per arrivare a tre o a quattro, poi quello diventerebbe comunque il parametro con il quale giudicare le altre squadre. E per chi ha più di un illecito si tratterebbe di moltiplicare quel numero per 3-4 punti, anziché per 2. Irrealistico...

Pietro Serina

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