Ruopolo, Conteh e Joelson
hanno ammesso le combine

Il capitano della Lazio Stefano Mauri e il giocatore del Padova (ex Genoa) Omar Milanetto hanno lasciato il carcere di Cremona: il gip Guido Salvini ha predisposto per loro gli arresti domiciliari. Revocato l'obbligo di firma a Kewullay Conteh e revoca degli arresti domiciliari per Inacio Joelson.

Il capitano della Lazio Stefano Mauri e il giocatore del Padova (ex Genoa) Omar Milanetto hanno lasciato il carcere di Cremona: il gip Guido Salvini ha predisposto per loro gli arresti domiciliari. Revocato l'obbligo di firma a Kewullay Conteh e revoca degli arresti domiciliari per Inacio Joelson. Salvini ha firmato diversi provvedimenti lunedì 4 giugno dopo gli interrogatori di garanzia dei giorni scorsi.

Per Conteh il provvedimento è stato preso dopo che il diretto interessato ha ammesso tutti quanti gli addebiti e per lo stesso motivo il magistrato ha liberato il giocatore brasiliano ex Pergocrema.  «Sono contento di essere libero - ha detto il brasiliano -, ma mi porterò per sempre dentro il peso di quello che ho fatto».

Joelson è rimasto per oltre un'ora davanti al gip Guido Salvini ammettendo di aver partecipato alla manipolazione di sei partite: Ancona-Grosseto dell'1 maggio 2010, terminata 1-1, incassando dagli «zingari» circa 20-22mila euro unitamente a Kewullay Conteh e a Filippo Carobbio. Joelson ha poi partecipato alle combine di Grosseto-Mantova del 13 marzo 2010 (1-1), Torino-Grosseto del 16 gennaio 2010 (4-1), Gallipoli-Grosseto del 6 febbraio 2010 (2-2), Grosseto-Reggina del 23 maggio 2010 (2-2) ed Empoli- Grosseto del 30 maggio 2010.

Tutte partite sponsorizzate dagli «zingari» e «fatte» con Filippo Carobbio, Acerbis, Turati e Job. Il 28 maggio scorso - quando sono scattati i nuovi arresti - Joelson si trovava in Brasile, ma quando ha saputo che in Italia c'era un'ordinanza di arresti domiciliari, non ci ha pensato un attimo e si è costituito.

Il primo a essere sentito in giornata era stato Francesco Ruopolo che, al pari di Conteh e Joelson, ha scelto la via della collaborazione. Al giocatore dovrebbe essere quindi riconosciuta la revoca dell'arresto. A Ruopolo vengono contestate le partite Pisa-AlbinoLeffe, Salernitana-AlbinoLeffe e Frosinone-AlbinoLeffe e il calciatore, attualmente in forza al Padova, avrebbe ammesso la sua partecipazione al taroccamento delle partite quando indossava la maglia della società bergamasca, raccontando anche che dopo l'incontro tra AlbinoLeffe e Frosinone restituì i soldi in quanto non era stato raggiunto l'over concordato (non era stato segnato un terzo gol).

Nell'ordinanza di quattro pagine del magistrato, per quanto riguarda invece la posizione del capitano della Lazio, si legge che «Mauri ha ammesso di aver utilizzato, proprio nel maggio del 2011 e solo in quel periodo, la scheda sim lui consegnata dal titolare di un'agenzia di scommesse, Luca Aureli, anch'egli indagato, e intestata alla fidanzata di questi».

Mauri «ha sostenuto di aver usato tale strumento di comunicazione con Aureli (e con Zamperini) solo per "prudenza" dovendo scommettere su numerosi incontri di basket che si svolgono negli Stati Uniti». La versione della scheda telefonica, secondo Salvini è «poco plausibile», ma non c'è alcun «divieto che impedisce a un calciatore di scommettere in altri sport».

Nel dettaglio, l'ordinanza dice che «almeno allo stato appare costruita a posteriori» la versione fornita dal giocatore e che «non vi è alcun divieto per un giocatore di calcio a scommettere su competizioni in attività sportive diverse» e che «non vi è traccia che egli, né in precedenza né in seguito abbia coltivato un interesse del genere».

«Al contrario - si legge - il periodo in cui viene utilizzata tale scheda, da considerarsi una vera e propria scheda "dedicata", e cioè il 13-28 maggio 2011 si sovrappone perfettamente con i giorni in cui sono avvenute le due partite più importanti toccate dall'indagine e cioè Lazio-Genoa e Lecce-Lazio».

Per il gip «si tratta quindi di un alibi del tutto inverificabile, posto che di tali giocate per interposta persona non vi è alcuna ricevuta, mentre è certo, solo per ricordare una circostanza assai indicativa, che il 14 maggio 2011, poco prima della partita Lazio-Genoa, Mauri, utilizzando la scheda abbia scambiato in sole due ore e mezzo (tra le 12.45 e le 15.19) ben 28 sms con Zamperini, evitando ogni volta di parlargli di persona, e a tali sms ne sono seguiti altri 15 nell'arco della giornata proprio con Aureli Luca».

Una «frenetica attività all'evidenza non compatibile con la semplice consegna di biglietti regali a Zamperini, ma piuttosto con un'attività in corso che altro non sembra essere se non il passaggio di informazioni concernenti la manipolazione dell'imminente partita, con le conseguenti scommesse che potevano essere giocate presso l'agenzia Aureli». Per questo motivo le esigenze cautelari si sono «considerevolmente attenuate».

Quanto all'ordinanza di scarcerazione di Omar Milanetto, Salvini scrive che va preso in considerazione il fatto che il giocatore non potesse aver partecipato ad un summit con alcuni zingari presso l'hotel Unatocq di Milano, considerato l'orario di arrivo il 15 maggio 2011, ma, si legge nell'ordinanza, «non annulla la complessiva gravità indiziaria a carico di Milanetto anche tenendo conto che sul derby della settimana precedente, Genoa-Sampdoria, pur non oggetto di contestazione, e sul ruolo in tale contesto di Milanetto e di altri giocatori si sono allungate pesanti ombre».

Per adesso resta in carcere il giocatore della Sampdoria ed ex Novara Christian Bertani, il quale si era avvalso della facoltà di non rispondere davanti al gip. Il suo legale non aveva avanzato istanza di scarcerazione. Scarcerato anche l'ex portiere del Bellinzona Gritti che passa agli arresti domiciliari mentre per l'ex calciatore Ivan Tisci è stato disposto l'obbligo di firma.

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