Comark, arriva anche il pivot
È Malagoli, 210 cm di altezza

La Comark corre ai ripari a tempo di record. Dopo aver già perso il play Marino, subito sostituito dall'ex Ferrarese ha ingaggiato il classico pivottone in vista della cessione del pari ruolo Jacopo Borra. Si tratta di Riccardo Malagoli, 24 anni in agosto, modenese, di 210 centimetri

La Comark corre ai ripari a tempo di record. Dopo aver già perso il play Marino, subito sostituito dall'ex Ferrarese ha ingaggiato il classico pivottone in vista della cessione del pari ruolo Jacopo Borra. Si tratta di Riccardo Malagoli, ventiquattro anni in agosto, modenese, di 210 centimetri d'altezza.

Cresciuto nel vivaio della blasonata Virtus Bologna dopo una breve parentesi come portiere di calcio, Malagoli, nonostante l'ancor giovane età, ha alle spalle alcuni campionati della seconda e terza divisione del basket nazionale. È un centrale puro dotato di un apprezzabile temperamento.

«La serietà del club di Treviglio - ha commentato - è nota a tutti: anche per questo motivo ho firmato senza esitazione il contratto consapevole di far parte di un gruppo in grado di rispettare fino in fondo gli obiettivi prefissati». E ancora: «L'amico Borra mi ha pure esaltato le qualità dell'allenatore Adriano Vertemati: meglio di così non potevo proprio scegliere».

A magnificare l'arrivo di Malagoli è il general manager Euclide Insogna, fresco d'ingresso con il direttore sportivo Massimo Gritti, nel consiglio direttivo della società della Bassa bergamasca: «Contemporaneamente alla trattativa che ha portato da noi Ferrarese, avevamo intrapreso quella per Malagoli e l'averla conclusa in fretta ci ha consentito di battere una certa concorrenza».

«Del resto una pedina della sua stazza e con una discreta esperienza nonostante l'età poteva essere appetito da molti. Con il suo arrivo abbiamo, pertanto, tolto la X nel reparto dei lunghi. Adesso vedremo se ci sarà l'opportunità di trattenere Vitale».

A proposito di Vitale sapete come la pensiamo: rinnovare il contratto a un talentuoso come lui equivarrebbe ad etichettare la nuova Comark come alquanto competitiva. Il tutto, ovviamente, sulla carta.

Arturo Zambaldo

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