Pippo Inzaghi nerazzurro?
«In Italia non dirà altri sì»

Lui non lo dice pubblicamente, come se avesse un certo pudore a dichiararsi. Però chi gli è vicino, chi lo conosce bene, sa quale sarebbe la sua preferenza, se dovesse continuare a giocare in Italia: Pippo Inzaghi tornerebbe all'Atalanta.

Lui non lo dice pubblicamente, come se avesse un certo pudore a dichiararsi. Però chi gli è vicino, chi lo conosce bene, sa quale sarebbe la sua preferenza, se dovesse continuare a giocare in Italia: Pippo Inzaghi (ora in vacanza a Formentera con Ibrahimovic) tornerebbe all'Atalanta.

Lo avrebbe confidato ai suoi amici che Bergamo è la sua scelta preferita, perché è giusto così. Una scelta di cuore, perché «certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano», cantava Venditti. Pippo Inzaghi a Bergamo, sogno di una notte di mezza estate.

Quello che nella stagione 1996-97 fece tanti gol in serie A, 24, come mai nessun altro finora è riuscito con la maglia dell'Atalanta. Quello che... «è la palla che cerca lui, non lui che cerca la palla», così spiegava il suo allenatore Mondonico la magìa che aveva lanciato Inzaghi sul trono dei cannonieri, il piccolo grande bomber di una squadra provinciale che si era guadagnata sudando la salvezza.

Meglio dei 22 gol di Montella che era alla Sampdoria, o degli 8 gol del trio della Juve campione d'Italia, Del Piero-Padovano-Vieri. Grazie agli assist di Morfeo, di Lentini, degli architetti Gallo e Sgrò, Inzaghi era diventato Superpippo e passato alla Juve per vincere subito lo scudetto.

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