Lecce ed ex presidente in guai seri
Deferito Masiello per sei partite

Ora è ufficiale: il Lecce e il suo ex presidente Pierandrea Semeraro sono stati deferiti dal procuratore federale Stefano Palazzi per responsabilità diretta. L'illecito si sarebbe concretizzato nel derby contro il Bari nel maggio 2011, con la vittoria che segnò la salvezza del Lecce nel campionato di serie A.

Non che ci fossero molte speranze, viste le accuse mosse da Palazzi, ma la notizia giunge come un «montante» al Lecce e dei suoi tifosi che speravano in una decisione più lieve. Le indiscrezioni trapelate dopo l'audizione di Semeraro, numero uno del sodalizio giallorosso all'epoca dei fatti incriminati, non facevano presagire nulla di buono.

Non hanno dunque retto le risposte fornite da Semeraro al procuratore Palazzi, che ha sposato appieno l'ipotesi accusatoria fornita dai pubblici ministeri di Bari. Ma, oltre che per quella diretta, il Lecce è stato deferito per responsabilità oggettiva (per le condotte contestate a Vives, all'epoca dei fatti tesserato con i giallorossi) e presunta (per gli addebiti contestati ad Andrea Masiello, che come tesserato avrebbe agito per favorire il Lecce).

Un quadro a tinte fosche, dunque, che si prefigura per il Lecce del nuovo corso targato Tesoro: se le accuse dovessero esser confermate, con l'iter processuale che dovrebbe concludersi prima di Ferragosto, le conseguenze sarebbero devastanti con la retrocessione in Lega Pro con penalizzazione.

Allo stato attuale nessun commento ufficiale sulla vicenda è stato espresso né dalla vecchia, né dall'attuale dirigenza. Intanto la città affida ai commenti sui social network tutto il malcontento per i possibili risvolti negativi sulla prossima stagione calcistica.

Come è stato già ricordato, l'Atalanta in questa vicenda rischia un'ammenda, ma soltanto perché Masiello, deferito per Bari-Lecce Udinese-Bari, Cesena-Bari, Bari-Sampdoria, Palermo-Bari e Bologna-Bari, è un suo tesserato.