Borra da Treviglio a Pistoia
«Un'opportunità da cogliere»

Jacopo Borra, pivot 22enne in forza negli ultimi due campionati alla Comark, ha firmato un contratto biennale con Pistoia, team di Legadue. «Ero richiesto da più club ma alla fine ho scelto la squadra toscana dopo aver parlato con il coach Paolo Moretti».

Jacopo Borra, pivottone ventiduenne in forza negli ultimi due campionati alla Comark, ha firmato un contratto biennale con Pistoia, team di Legadue. «Ero richiesto da più club – sono sue parole - ma alla fine ho scelto la squadra toscana dopo aver parlato con il coach Paolo Moretti intenzionato a ritagliarmi un certo spazio sul parquet ed a farmi ulteriormente crescere sotto l'aspetto tecnico-tattico».

E' il caso di ricordare che Borra, con Marino e Vitale (pure partenti) è stato tra i principali protagonisti della più che positiva stagione della squadra trevigliese. Un salto di categoria il suo, dunque, largamente annunciato.

«Starà a me – ha precisato – cogliere al volo questa opportunità per inserirmi nel basket che conta e per progredire strada percorrendo». Poi i rituali ringraziamenti: «Devo parecchio ai tifosi per il sostegno puntualmente ricevuto, all'allenatore Adriano Vertemati per ciò che mi ha trasmesso non solo sotto l'aspetto tecnico e ad Insogna e Gritti, sempre prodighi di consigli anche fuori dal campo».

Dopodichè il watusso di 212 centimetri si è detto dispiaciuto se qualche volta il suo comportamento non ha rispettato sino in fondo il severo codice richiesto ad un atleta: «Premesso che in palestra non mi sono mai tirato indietro ho ecceduto in alcune occasioni all'esterno visto il carattere esuberante che mi ritrovo: niente di particolarmente grave, però…Vorrà dire che con un anno in più sulle spalle cercherò di migliorare pure in questo senso».

Borra, infine, ha stilato un sommario bilancio dei ventiquattro mesi trascorsi nella cittadina della Bassa bergamasca: «Il primo anno ho faticato molto per esprimermi ad un adeguato livello. Infatti il mio rendimento è risultato a intermittenza ed ha lasciato, così, a desiderare. Per fortuna c'è stata la svolta a partire dalla scorsa estate e lasciate che riproponga i nomi di Vertemati, bravo nel sapermi prendere nel modo più congeniale e di Insogna che, perché nò anche a suon di multe, mi ha impartito salutari lezioni».

Arturo Zambaldo

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