La Supercoppa va alla Juve
Ma il Napoli accusa Mazzoleni

Gol, colpi di scena, spettacolo: la Supercoppa italiana va alla Juventus.Ma il modo offende il Napoli. Il dito dei partenopei è puntato sull'arbitro bergamasco Paolo Mazzoleni, che con il cartellino ha costretto gli azzurri a giocare in nove.

Gol, colpi di scena, spettacolo: la Supercoppa italiana va alla Juventus, ma il modo offende il Napoli e così anche la nuova stagione si apre nel segno delle polemiche e dei veleni. Il dito dei partenopei è puntato sull'arbitro bergamasco Paolo Mazzoleni, che con il cartellino costringe gli azzurri a giocare in nove: a quel punto era impossibile tenere testa all'avversaria, che nei supplementari ha messo a segno i due gol della vittoria. È finita 4-2.

La partita era stata bella ed emozionante fino a quel momento: due volte in vantaggio il Napoli, due volte raggiunto dalla Juventus. A quel punto una parola di troppo rivolta da Pandev a uno dei due assistenti è costata il cartellino rosso. Una decisione che, giusta o eccessiva che sia, in quel momento ha sparigliato le forze.

E si è portata dietro altri drammi per il Napoli: Zuniga, pochi minuti dopo, per un fisiologico secondo cartellino giallo, finiva fuori. Mazzarri, non contento di avere protestato sul rigore assegnato alla Juve, apparso non nettissimo ma possibile, si è fatto cacciare, lasciando la squadra senza guida e con il morale sotto i tacchi.

La protesta finale del Napoli, che non si presenta alla cerimonia di premiazione, non è un gesto di fair play. L'analisi tecnica vale quindi fino al 90' dei tempi regolari: il Napoli si era mostrato micidiale in contropiede e la Juve, pur comandando il gioco, lo aveva sofferto moltissimo. Dopo il gol lampo di Cavani c'era voluta una staffilata al volo da cineteca di Asamoah per riportare la Juve in parità. Ma Pandev pochi minuti dopo aveva colpito quasi allo stesso modo, spazi enormi e peccato di sufficienza di Bonucci. Juve lenta, Pirlo non ancora al meglio, Marchisio nemmeno, Matri si è confermato centravanti troppo modesto come terminale offensivo.

Benissimo Asamoah (grande acquisto) e promettente Giovinco, così come la carta giocata da Carrera, Vucinic, nella ripresa, si è dimostrata decisiva. Il montenegrino ha colpito anche una traversa (con l'aiuto di De Sanctis). La Juve rilancia il guanto di sfida al Napoli che nella finale di Coppa Italia era stata l'unica squadra a batterla nella passata stagione.

I problemi in casa bianconera arrivano dalla difesa (Bonucci non è in forma e Lucio ha scricchiolato non poco) e dal terminale offensivo: tanta vivacità, ma pochissima concretezza sotto porta. Vedremo se gli ultimi giorni di mercato porteranno l'agognato pezzo da novanta.

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