Colantuono: «Non siamo al top
ma faremo di tutto per passare»

Ci siamo, si riparte. Al Comunale sabato 18 alle 20.45 c'è la Coppa Italia e i nerazzurri di Colantuono affronteranno il Padova, formazione della seconda serie. «Non siamo al 100%, come nessuno lo è adesso, ma faremo di tutto per passare il turno».

Ci siamo, si riparte. Al Comunale sabato 18 alle 20.45 c'è la Coppa Italia e i nerazzurri di Colantuono affronteranno il Padova, formazione della seconda serie. «Non siamo al 100%, come nessuno lo è adesso - ha affermato il tecnico nerazzurro -. È un test ufficiale e faremo di tutto per passare il turno».

«Ci teniamo come tutti, vogliamo vincere, ma sappiamo che non si vede una così grande differenza tra squadre di A e B in questo momento della preparazione. Troviamo una squadra tosta come il Padova, che in B ha sempre fatto cose importanti. Abbiamo i mezzi per passare il turno e lo vogliamo fare. I risultati delle amichevoli estive non m'interessano, hanno una minima importanza e vengono fatte solo per fare crescere la forma della squadra».

Al via della stagione la lista degli infortuni presenta già nomi importanti come Carmona, sicuro out, e Peluso, in forse alla vigilia. Cigarini ha recuperato, ma non ha i 90 minuti nelle gambe. Tiribocchi è squalificato e Parra sta rientrando dall'Argentina: «Abbiamo qualche problema in attacco ma faremo di necessità virtù. I nuovi si stanno inserendo bene grazie anche all'aiuto del gruppo storico».

Con i 4 moschettieri in Nazionale, Colantuono si è tolto una soddisfazione enorme, il prodotto finale di un lungo lavoro iniziato sulle macerie nerazzurre raccolte dopo la retrocessione di 2 anni fa. «Sono stato molto contento e fa chiaramente piacere. È il risultato di un grande processo di crescita dell'Atalanta, che entra nell'élite delle squadre più importanti».

«Sono felice per il presidente e per tutti. Siamo ripartiti da zero dopo la retrocessione e i risultati sul campo ci hanno dato ragione. In futuro uno come Minotti potrebbe seguire le orme di questi quattro. Peluso s'è mangiato un gol davanti alla porta, ma sono contento perché su di lui abbiamo puntato molto dopo la retrocessione: mi è sempre piaciuto e gli auguro tutto il bene possibile, che sia qua o da un'altra parte».

Si chiude con il mister che scherza sui troppi complimenti fatti ai suoi. È ora di ricominciare a fare sul serio.

Simone Masper

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