Felci, trionfo a vele spiegate
A Torbole sul tetto del mondo

Salire sul tetto del mondo a pochi chilometri da casa. È il sogno che Andrea Felci ha coronato a Torbole, sul lago di Garda. Il 45enne bergamasco ha conquistato il titolo più prestigioso che arriva a suggellare una carriera già ricca di allori e di soddisfazioni.

Salire sul tetto del mondo a pochi chilometri da casa. È il sogno che Andrea Felci ha coronato a Torbole, sul lago di Garda. Il 45enne bergamasco ha conquistato il titolo più prestigioso che arriva a suggellare una carriera già ricca di allori e di soddisfazioni.

Perché Felci era già diventato il numero uno al mondo nella categoria Swan 45 sette anni orsono quando al via, a Capri, c'erano 20 barche ma questo titolo ha un sapore quasi neanche paragonabile a quello ottenuto in Campania sia per la categoria che per il «contesto».

Il velista orobico, infatti, non solo si è presentato nella località trentina con i galloni di campione europeo in carica della Melges 24 (titolo conquistato lo scorso anno ad Ahrus in Danimarca), ma stavolta ha potuto condividere il trionfo con l'equipaggio «ideale».

«È stata una grossa soddisfazione - dice Felci -, ma ancora di più per le persone con cui ho condiviso questo risultato che non sono solo dei bravissimi velisti ma tra i miei più grandi amici. Ho sempre pensato di unire la professionalità all'amicizia e tutto è diventato più speciale».

Per i non praticanti va detto che la Melges24 è la classe «nobile» della vela e la competizione iridata dedicata alle monotipo fa emergere tutta la forza dell'equipaggio. A maggior ragione, dunque, Andrea, nell'occasione regolatore delle vele di prua (il tailer) e stratega, ovvero in auto al tattico, vuole condividere rendere il giusto merito anche ai suoi compagni di viaggio: Carlo Fracassoli, Chicco Fonda, Giovanni Ferrari e Carlo Zermini.

Il Mondiale andato in scena al Garda, con 130 barche al via, avrebbe dovuto snodarsi su 12 prove singole, ma la mancanza di vento ha costretto gli organizzatori ad annullare l'ultima regata riducendo a 11 il numero delle gare.

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