Scommesse, conto in Svizzera
La procura: Doni non c'entra

Non è di Cristiano Doni il conto segreto in Svizzera che un giocatore di calcio italiano avrebbe aperto grazie a un prestanome per riciclare il denaro sporco proveniente dal calcioscommesse. Lo ha escluso la Procura di Cremona affermando che non c'è alcuna rogatoria internazionale nei confronti dell'ex capitano nerazzurro.

Non è di Cristiano Doni il conto segreto in Svizzera che un giocatore di calcio italiano avrebbe aperto grazie a un prestanome per riciclare il denaro sporco proveniente dal calcioscommesse. Lo ha escluso la Procura di Cremona affermando che non c'è alcuna rogatoria internazionale nei confronti dell'ex capitano nerazzurro.

Il conto cifrato, dunque, sarebbe riconducibile ad un altro giocatore italiano, anch'egli finito in carcere nei mesi scorsi e non più in attività.

La notizia era rimbalzata in Italia da alcuni siti svizzeri, in particolare Fussball.Ch secondo cui la Procura di Berna aveva avviato una richiesta di rogatoria internazionale alla Procura di Cremona per acquisire la documentazione delle vicende legate al calcioscommesse.

Anche l'avvocato di Doni, Salvatore Pino, ha smentito categoricamente la notizia, annunciando che procederà contro chiunque accosterà il nome di Doni alla vicenda del conto segreto in Svizzera.

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