De Luca? Attaccante esuberante
Dovrà imparare anche la pazienza

Un augurante «benvenuto a bordo» a Giuseppe De Luca, presentato ufficialmente dalla società nerazzurra a Zingonia. Preferito, negli ultimi giorni di mercato, a nomi ben più altisonanti, un paio su tutti gli ex Sergio Floccari e Pippo Inzaghi.

Un augurante «benvenuto a bordo» a Giuseppe De Luca, presentato ufficialmente dalla società nerazzurra a Zingonia. Preferito, negli ultimi giorni di mercato, a nomi ben più altisonanti, un paio su tutti gli ex Sergio Floccari e Pippo Inzaghi.

Eccolo a Bergamo già con enormi responsabilità, nonostante la giovane età: l'attaccante giunto da Varese, in prestito oneroso con diritto di riscatto della metà non privilegi, dovrà dimostrare, nonostante la sua esuberanza, una buona dose di ragionevole pazienza.

Parliamoci chiaro. Pur trasferitosi alla corte di Antonio Percassi con un biglietto da visita già palpabilmente accreditato, dovrà vincere una dura concorrenza per meritarsi un posto nell'undici titolare.

A cominciare da Marilungo che, a ragione, scalpita per lasciare alle spalle il triste ricordo dell'infortunio. Ma se si vuol guardare sino in fondo, un altro atalantino dalle sue medesime, o giu di lì, caratteristiche è l'argentino Maxi Moralez, pressoché inamovibile nello scacchiere di mister Stefano Colantuono.

Da qui a sostenere che De Luca si troverà le cosiddette «porte chiuse» nella formazione titolare, però, ce ne passa. La stessa punta, che viene descritto esuberante e risoluto caratterialmente, non ha nascosto le intenzioni bellicose che lo animano.

Un ragazzo, in altre parole, con idee e obiettivi tosti che, se concretizzati all'atto pratico, per l'Atalanta porteranno festa grande grande. Il suo ingaggio, poi, ci ricorda la contemporanea partenza, sempre in quota Varese e con la formula, anche qui, del prestito, di Moussa Kone.

Operazione, questa, che sarebbe passata abbastanza in sordina se il centrocampista ivoriano, dopo sole due gare con la nuova maglia, non avesse realizzato altrettanti gol, per di più determinanti per le vittorie del Varese.
Arturo Zambaldo

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