Mondiali, disastro azzurro
Si salvano le donne, 6ª la Ratto

Le soddisfazioni giungono ancora dal ciclismo femminile. Al bronzo conquistato da Anna Maria Stricker, è toccato a Elisa Longo Borghini aggiungere una medaglia. Splendida Rossella Ratto, 6ª e tra le migliori in assoluto in ambito mondiale.

Le soddisfazioni giungono ancora dal ciclismo femminile. Al bronzo conquistato venerdì dalla campionessa italiana juniores Anna Maria Stricker nella gara iridata sabato è toccato alla 21enne Elisa Longo Borghini aggiungere una medaglia, pure di bronzo, ma di peso enorme considerata la giovane età. La ribalta, come avevamo previsto dopo la cronometro, si è accesa anche per la nostra Rossella Ratto, semplicemente splendida. La sua prestazione, indipendentemente dal 6° posto, la colloca tra le migliori in assoluto in ambito mondiale.

Protagonista in assoluto l'olandese Marianne Vos che è riuscita a fare il vuoto sul Cauberg affrontato per l'ultima volta. Vale la pena evidenziare che a quel punto il Mondiale delle donne elite era nella mani di cinque fuggitive: delle olandesi Vos e Van Der Breggen, della statunitense Neben, dell'australiana Neylan, dell'azzurra Longo Borghini. Il drappello aveva perso nella penultima tornata (proprio sul medesimo strappo) la Becker e la nostra Ratto, che aveva dato quanto aveva per agevolare il finale della Longo Borghini. Ritorniamo al quintetto di testa, alla fase risolutiva. Sul Cauberg allunga la Neben, un invito a nozze per la Vos che impugna la situazione, stacca tutte e giunge sola al traguardo assicurandosi il secondo titolo mondiale (il primo l'aveva vinto nel 2006, a cui avevano fatto seguito ben cinque secondi posti) dopo avere dominato, a Londra, anche alle Olimpiadi.

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