L'Atalanta va male. Anzi no
Più punti con le stesse rivali

Se tutto quel che luccica non sempre è oro, quello che non luccica non deve essere per forza carbone. In un momento delicato della stagione dell'Atalanta, in cui tutto sembra girare per il verso contrario, c'è anche un dato che regala un sorriso.

Se tutto quel che luccica non sempre è oro, quello che non luccica non deve essere per forza carbone. In un momento delicato della stagione dell'Atalanta, in cui tutto sembra girare per il verso contrario, c'è anche un dato che regala un sorriso.

Una piccola soddisfazione che però aiuta a ritrovare un po' di fiducia e a guardare al domani con rinnovato ottimismo: l'Atalanta sta andando meglio rispetto all'anno scorso. Non è un refuso o un errore: è vero che dopo sette giornate i nerazzurri hanno raccolto la metà dei punti (sette contro quattordici, al netto delle penalizzazioni), ma il dato si ribalta se si considerano gli avversari incontrati.

In questo caso l'Atalanta di oggi sta facendo meglio dell'Atalanta dell'anno scorso. Nelle stesse partite ha infatti ottenuto più punti: da un minimo di un punto a un massimo di tre (dipende da quale retrocessa viene teoricamente associata alla neopromossa Torino, ma il delta resta comunque sempre positivo).

Dunque la posizione in classifica decisamente non soddisfacente è riconducibile anche a un calendario che ha proposto partite difficili e tradizionalmente ostiche per la squadra bergamasca. Il parallelo parte dalle due gare che fanno la differenza. A cominciare da Milan-Atalanta: nello scorso campionato era finita 2-0, mentre stavolta i tre punti sono andati ai nerazzurri che hanno vinto 1-0 in trasferta.

Insomma, il tempo e il modo per risollevarsi e recuperare il terreno perso non mancano, ma dopo la sosta servirà cambiare marcia per tornare a correre anche in classifica come l'anno scorso.

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