Atalanta, cori e fumogeni
Scatta la multa di 10.000 €

Ammenda di 10.000 euro per l'Atalanta. Lo ha deciso il giudice sportivo Gianpaolo Tosel «per avere suoi sostenitori intonato nei confronti di un calciatore della squadra avversaria (Napoli) un coro costituente espressione di discriminazione territoriale».

Ammenda di 10.000 euro per l'Atalanta. Lo ha deciso il giudice sportivo Gianpaolo Tosel «per avere suoi sostenitori, all'11° ed al 27° del primo tempo (della gara contro il Napoli di mercoledì sera, ndr), intonato nei confronti di un calciatore della squadra avversaria un coro costituente espressione di discriminazione territoriale; per avere inoltre, al 45° del secondo tempo, lanciato sul terreno di gioco un fumogeno; entità della sanzione attenuata ex art. 14 n. 5 in relazione all'art 13 n. 1 lettera b) CGS, per avere la Società concretamente operato con le forze dell'ordine a fini preventivi e di vigilanza».

La Procura Federale intanto si occuperà della presunta manata rifilata dal portiere del Napoli, Morgan De Sanctis, a un raccattapalle al 36' della ripresa del match perso contro l'Atalanta. Il giudice sportivo, Gianpaolo Tosel, infatti, nei provvedimenti disciplinari relativi alla decima giornata, scrive: «premesso che, al termine della gara, il responsabile della sicurezza della società ospitante ha riferito ai collaboratori della Procura federale che il calciatore Morgan De Sanctis del Napoli, verso il 36° del secondo tempo, aveva colpito con una manata, ovvero uno schiaffo, un raccattapalle, "reo" di aver ritardato la rimessa in giuoco del pallone; rilevato che l'arbitro, in riferimento alle circostanze indicate, ha sanzionato il portiere partenopeo con un'ammonizione "per comportamento non regolamentare in campo", precisando (con e-mail delle ore 13.34 odierne), su richiesta di questo Ufficio di avere adottato tale provvedimento in quanto "in modo non regolamentare (brusco) strappava dalle mani di un raccattapalle il pallone per accelerare la ripresa di gioco", dispone la trasmissione di copia degli atti al Procuratore federale per gli opportuni accertamenti».

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