L'Atalanta torna in quota Europa
Colantuono vero stratega tattico

Da privilegiare, subito, la classifica. Siamo tornati in quota Europa, abbandonata di colpo alla quinta giornata di campionato, al termine della sconfitta di Catania, seguita da quelle con il Torino (a Bergamo) e di Roma.

Da privilegiare, subito, la classifica. Siamo tornati in quota Europa, abbandonata di colpo alla quinta giornata di campionato, al termine della sconfitta di Catania, seguita da quelle con il Torino (a Bergamo) e di Roma. Ma una volta rientrati dalla capitale siamo passati dall'inferno al paradiso. Ben dieci i punti totalizzati nelle successive quattro gare tanto da consentire ai nerazzurri di scalare, in rapida successione, una graduatoria divenuta invidiabile. Ultimo blitz, quello di Genova, contro avversari affamati di riscatto.

Ma l'Atalanta, a cavallo tra fine ottobre e inizio novembre, ha collezionato fiori di risultati, peraltro sicuramentemeritati. Con la Sampdoria la vittoria ottenuta con il minimo scarto sta stretta-stretta. Occasioni da gol mancate per un soffio, palo colpito da Denis e netta superiorità territoriale legittimano l'intera posta girata in cassaforte. Questa Atalanta è un mix di tecnica e di impegno agonistico da incorniciare. Riduttivo riconoscere a mister Stefano Colantuono solo la bravura nel motivare il gruppo. Convinciamoci che di fronte abbiamo pure un abile stratega tattico, sia in fase di preparazione alla partita sia nel corso della stessa (cambi compresi).

Non a caso, un paio di mesi fa, il presidente Antonio Percassi lo ha blindato negli uffici di Zingonia facendogli allungare ulteriormente l'ingaggio sino al 2014. Riproponendo il match con i blucerchiati, giocato allo stadio Marassi, autori delle reti atalantine sono stati Bonaventura e De Luca, 24 anni il primo, 21 il secondo e, scusate se è poco.

Bonaventura ormai va ritenuto titolare a ogni effetto; la nostra “zanzara”, che ha rotto il ghiaccio nelle vesti di marcatore in serie A, lo potrebbe diventare a breve (Marilungo permettendo). E quando si parla di gol automaticamente ci si associa Denis. Niente paura sul perdurare della sua astinenza visto che adesso il Tanque sa anche ergersi a uomo assist nonchè di prezioso aiuto ai compagni di più reparti. Tanto a segnare ci pensano altri!

Arturo Zambaldo

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