Peluso testimonial anti-tumori
«La vita è bella senza sigarette»

Peluso professore per un giorno, con il compito d'insegnare ai ragazzi a prevenire i tumori. Il giocatore è stato ospite dell'istituto superiore Mamoli, insieme ai rappresentanti della terza edizione di «Non fare autogol: gioca d'attacco contro il cancro».

Federico Peluso professore per un giorno, con il compito d'insegnare ai ragazzi a prevenire i tumori. Il giocatore atalantino è stato ospite dell'istituto superiore Mamoli, insieme ai rappresentanti della terza edizione di «Non fare autogol: gioca d'attacco contro il cancro».

L'iniziativa dell'Aiom (Associazione Italiana di Oncologia Medica) è supportata dalla presidenza del Consiglio dei Ministri, dalla Figc e dalla Fmsi, la Federazione Medico Sportiva Italiana, quindi da tutte le società italiane di serie A.

La terza tappa del lungo viaggio itinerante nelle scuole di tutto il Paese per raccontare agli adulti di domani come si può prevenire il tumore è stata proprio a Bergamo, con il terzino atalantino Peluso, alla presenza del dirigente scolastico dell'Istituto Mamoli Giovanna Gargantini, del direttore comunicazione Aiom Mauro Boldrini e del direttore del reparto di Oncologia dei Riuniti di Bergamo Roberto Labianca.

«Essendo padre immagino che toccherà anche ai miei figli imparare queste cose in futuro: i giovani devono capire che la prevenzione va fatta a quest'età, non quando non c'è più tempo per tornare indietro - ha affermato il giocatore atalantino -. Ho fumato e ho smesso a vent'anni, quando ho capito che era una fesseria».

«Se vuoi fare questo sport a livello professionistico non ti puoi permettere molti vizi. La vita è bella e va vissuta, ma non drogandosi o fumando 40 sigarette al giorno. Ho fatto dei sacrifici per arrivare dove sono e per realizzare il mio sogno. I sacrifici ci fanno distinguere dagli altri, quando magari fa "figo" mettersi una sigaretta in bocca. Ognuno di noi dentro ha la sostanza giusta per divertirsi, quindi spero di essere da esempio, almeno fuori dal campo, perché mi ritengo una persona serena e con giusti principi».

Passando alla sfera sportiva in città e in tutto l'ambiente nerazzurro sale l'attesa per il big match contro l'Inter, in programma al Comunale domenica 11 novembre alle 20.45. «Mi auguro di realizzare il sogno dei tifosi. L'Inter va rispettata, ma non dobbiamo avere paura e quest'anno abbiamo dimostrato di poter dire la nostra con tutti. Sono le partite più belle, le più attese, soprattutto quando giochi in casa e lo stadio si prospetta pieno. Abbiamo voglia di scendere in campo. Speriamo di ripeterci come l'anno scorso, ma stavolta conquistando i tre punti».

Simone Masper

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