Marino: «Dobbiamo restare umili
Se non lo siamo, paghiamo caro»

Tra i dirigenti più corteggiati al loro arrivo in Lega Calcio per l'assemblea delle squadre di serie A, il direttore generale dell'Atalanta Pier Paolo Marino. «Dobbiamo fare i complimenti a Colantuono e alla squadra che stanno facendo un ottimo lavoro».

Tra i dirigenti più corteggiati al loro arrivo in Lega Calcio per l'assemblea delle squadre di serie A, il direttore generale dell'Atalanta Pier Paolo Marino. «Dobbiamo fare i complimenti a Colantuono e alla squadra che stanno facendo un ottimo lavoro. L'Atalanta se è umile è capace di fare queste imprese. A me comunque ha fatto impressione l'Inter, anzi finora è la squadra che mi ha fatto più paura». Qualcuno ha detto che il rigore contro l'Inter era esagerato... «Per me era nettissimo, non ci sono dubbi».

Marino allontana ogni ipotesi circa un campionato con altri obiettivi oltre alla salvezza: «Dobbiamo essere umili, anche perché quando ci è mancata umiltà quest'anno l'abbiamo pagata cara. Dobbiamo fare i 40 punti che servono per la salvezza e poi eventualmente possiamo anche parlare di altro. Per ora stiamo calmi».

E a proposito delle voci di mercato su Denis e Bonaventura... «Denis ha baciato la maglia e il presidente l'ha blindato, e poi comunque non voglio parlare di mercato in questo momento per non essere strumentalizzato o accusato di fare marketing».

Con Peluso anche Consigli meriterebbe la Nazionale? «Non mi lamento delle convocazioni di Prandelli, anche perché ha convocato Peluso e poi è il commissario tecnico che ha convocato in assoluto più atalantini nella storia».

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