Comark, ora rialza la testa
A Casalpusterlengo serve reagire

Per la Comark l'impegno infrasettimanale di mercoledì a Codogno (ore 21) può venire a fagiolo per invertire la marcia dopo il ko con le capoliste Matera e Torino. Ad attenderla, infatti, c'è Casalpusterlengo.

Per la Comark l'impegno infrasettimanale di mercoledì a Codogno (ore 21) può venire a fagiolo per invertire la marcia dopo il ko con le capoliste Matera e Torino. Ad attenderla, infatti, c'è Casalpusterlengo, reduce da quattro sconfitte di fila e relegato nella parte bassa della classifica con all'attivo la miseria di tre successi.

Attenzione, però, a non fermarsi alle cifre perché Casalpusterlengo è stato confezionato, in estate, per mirare in alto. Nemmeno con il cambio dell'allenatore (a Riva è subentrato due settimane or sono Zanchi) c'è stato il classico scossene visto che domenica scorsa in quel di Lucca la situazione non è affato mutata. Gli ex della serata saranno il talentuoso Marino e il promettente Planezio, l'uno e l'altro, per un verso o per l'altro sono stati protagonisti, a Treviglio, di fior di campionati.

Tornando alla Comark se non si approfittasse del momento negativo di Casalpusterlengo non ci sarebbe da stare troppo allegri. Nel giro di soli otto giorni si sono persi di colpo l'imbattibilità (sia in trasferta sia fuori) e la vetta della graduatoria. In altre parole da squadra, prima, giustificatamene da battere siamo a meditare sulle battute a vuoto accusate in rapida successione. Ma rincuoriamoci all'idea che esistono i presupposti per interrompere questa serie al pensiero della palpabile competitività del roster affidato a coach Adriano Vertemati. Da sempre, del resto, sottolineiamo l'apporto qualitativo di pedine del calibro di capitan Reati, Perego e Ferrarese in aggiunta ad altri componenti del team titolare sicuramente di spessore.

Ma c'è di più per manifestare ottimismo sull'esito della sfida: pur sconfitti a Matera e al PalaFacchetti, la formazione del presidente Gianfranco Testa è uscita dai rispettivi parquet a testa rigidamente alta.

Arturo Zambaldo

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