Atalanta, numeri e motivazioni
a favore domenica con il Genoa

Di regola massimo rispetto per tutti gli avversari, compresi gli ultimi della classifica. Ma da qui a sostenere che l'Atalanta incontrerà mille difficoltà nell'affrontare domenica al Comunale il fanalino di coda Genoa ce ne passa.

Di regola massimo rispetto per tutti gli avversari, compresi gli ultimi della classifica. Ma da qui a sostenere che l'Atalanta incontrerà mille difficoltà nell'affrontare domenica al Comunale il fanalino di coda Genoa ce ne passa. Se, per prima cosa, ci affidiamo agli inconfutabili numeri, puntare a occhi chiusi sul ritorno immediato al successo dei nerazzurri diventa realistico.

L'Atalanta, per cominciare, ha conseguito sul campo più del doppio dei punti racimolati dal Genoa (20 contro 9) con 6 vittorie all'attivo, il triplo di quelle liguri. Se ciò non bastasse aggiungiamo che il team di Stefano Colantuono ha realizzato 14 gol, mentre il grifone quasi la metà, 8.

Cifre che indurrebbero il Genoa a mettersi le mani nei capelli nel preparare la gara di Bergamo. Sarebbe l'equivalente, in casa Atalanta, programmare la trasferta di Torino, con la capolista Juventus che di punti, attualmente, ne ha 32. Sin qui conti e calcoli aritmetici.

Veniamo alle motivazioni che, si sa nel calcio, vanno tenuto in debita considerazione. Si dice che i genoani nel lungo ritiro di questa settimana ne accumuleranno a iosa considerando che nel caso dell'ennesima sconfitta (sarebbe la sesta consecutiva dopo il cambio dell'allenatore) si aprirebbe uno scenario più che ipotizzabile.

Ma pensate che Denis e compagni ne abbiano meno? Tanto per iniziare c'è il ko per 4-1 di Firenze che impone loro di non rimandare di un solo giorno l'immediato riscatto a maggior ragione dovendo vedersela, fianco a fianco, con i propri supporter. Riprendere, poi, la brillante marcia, interrotta bruscamente in Toscana, equivarrebbe rimanere nella parte nobile della classifica, e scusate se è poco.

Un sintetico accenno sotto l'aspetto tecnico-tattico. Gli organici usciti dal mercato estivo mettevano più o meno sul medesimo livello la qualità di entrambe le prossime sfidanti. Spetterà a Stefano Colantuono e all'ex Gigi Del Neri escogitare le strategie del caso dalle rispettive panchine. E pure in questo contesto alzi la mano chi, specie di questi tempi, non voterebbe a favore del nostro condottiero.

Arturo Zambaldo

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