Scommesse: arriva Gegig
Trema il mondo del calcio

Da mesi aveva annunciato che sarebbe tornato, stanco di una latitanza nel Sangiaccato, regione tra la tra Serbia e il Montenegro. Ora dovrebbe essere la volta buona: Almir Gegig, ex calciatore serbo, sarà sentito per la vicenda del calcioscommesse.

Da mesi aveva annunciato che sarebbe tornato, stanco di una latitanza nel Sangiaccato, regione tra la tra Serbia e il Montenegro. Ora dovrebbe essere la volta buona: Almir Gegig, ex calciatore serbo nei confronti del quale nel giugno del 2011 era stata emessa dal gip di Cremona un'ordinanza di custodia cautelare per la vicenda del calcioscommesse, ha deciso e andrà a Cremona, dove, mercoledì o giovedì sarà interrogato dal gip Guido Salvini e poi dal procuratore Roberto di Martino.

Di cose Gegic ne ha da raccontare parecchie: ex calciatore, anche della formazione svizzera del Chiasso, è ritenuto uno tra i capi del gruppo degli Zingari, incaricato di pagare i calciatori italiani che si vendevano le partite. Uno dei pentiti dell'inchiesta cremonese, Carlo Gervasoni, così aveva descritto il ruolo dell'ex calciatore e raccontato come «nel 2009 il gruppo degli zingari di cui era portavoce Gegic, dopo aver manipolato molte partite di calcio in Svizzera» aveva «intrapreso in modo sistematico contatti con giocatori italiani, grazie anche all'aiuto di Bressan molto legato a Gegic, come da tale rapporto, che ha coinvolto decine di giocatori, sia conseguita l'alterazione di molti risultati di serie B e di alcuni di Serie A e Coppa Italia».

Il serbo ha preso la decisione di tornare per la serenità della sua famiglia (ha una figlia di quattro anni) e se, come promesso, racconterà tutto quello che sa, probabilmente la lista degli indagati nel registro della Procura di Cremona è destinato ad allungarsi (sono ben oltre cento), in un'inchiesta che ha visto arresti clamorosi come quelli dell'ex capitano dell'Atalanta, Cristiano Doni e della Lazio, Stefano Mauri, e il coinvolgimento del tecnico della Juventus, Antonio Conte.

Troverebbe inoltre conferma la previsione del capo della Polizia Antonio Manganelli che, qualche tempo fa, aveva detto che nel mondo delle scommesse illecite del calcio, oltre a quelli accertati, stavano emergendo altri comportamenti «che porteranno a ulteriori risposte, se possibili ancor più clamorose».

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