Marilungo, diagnosi confermata
Crociato rotto e stagione finita

Come purtroppo si era subito intuito mercoledì 28, la risonanza magnetica alla quale è stato sottoposto giovedì 29 novembre Guido Marilungo ha confermato la rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio destro. Per lo sfortunatissimo attaccante stagione finita. Scrivi qui il tuo messaggio a Marilungo

Come purtroppo si era subito intuito mercoledì 28, la risonanza magnetica alla quale è stato sottoposto giovedì 29 novembre Guido Marilungo ha confermato la rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio destro: si tratta dell'identico infortunio che aveva già costretto il 23enne attaccante a uno stop di sei mesi da marzo a settembre 2012.

Come nel primo caso, si prevede un lungo stop, per cui la stagione di Marilungo (ha tre gettoni di presenza nel 2012/13) può dirsi conclusa ancor prima di avviarsi concretamente. Ora ci sono da decidere i dettagli dell'operazione che potrebbe avvenire anche all'estero.

L'attaccante si è infortunato verso la conclusione del primo tempo di Atalanta-Cesena 3-1 di Coppa Italia. Un contrasto normale con Meza Colli al 43', il piede destro appoggiato male sul manto erboso fradicio, la torsione innaturale dell'arto e le lacrime e la disperazione del giocatore che ha capito subito di essere ricaduto in un grave infortunio.

È stata la cronologia del dramma sportivo vissuto da Marilungo che può essere accomunato a Capelli (pure per lui fermato da due seri incidenti: crociato e rotula del ginoccho destro) per la sua sfortuna. Vedendo come ha reagito tenacemente il difensore, Marilungo avrà un'arma in più per affrontare con caparbietà l'operazione e il recupero.

Mercoledì, dopo l'uscita in barella, il ginocchio di Marilungo è stato subito fasciato e immobilizzato, il giocatore ha lasciato lo stadio in stampelle per andare dal dottor Aristide Cobelli, specialista ortopedico a cui è bastato un primo controllo per confermare le prime sensazioni del giocatore e diagnosticare la rottura del crociato. E giovedì le residue, flebili speranze di una diagnosi meno grave si sono dissolte.

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