Comark, dopo cinque «ko»
doveroso suonare l'allarme

Se non si suona il campanello d'allarme dopo cinque sconfitte consecutive sarebbe come mettere le classiche fette di salame sugli occhi. Aggravante, secondo noi, e non attenuante che a precedere la cinquina da Ko si erano, al contrario, vissuti sette eccellenti successi uno dietro l'altro.

Se non si suona il campanello d'allarme dopo cinque sconfitte consecutive sarebbe come mettere le classiche fette di salame sugli occhi. Aggravante, secondo noi, e non attenuante che a precedere la cinquina da ko si erano, al contrario, vissuti sette eccellenti successi uno dietro l'altro.

E' evidente, senza alcuna possibilità di smentita, che più di un ingranaggio si sia di colpo inceppato. Altro che rifugiarsi nell' insostenibile alibi indicante la bontà del calendario in avvio di campionato. Opportuno, invece, affrontare con serietà la situazione, impensabile a a dire il vero anche soltanto un paio di settimane fa. Calo di tensione mentale dell'intero collettivo? Affaticamento fisico dei tre pezzi da novanta Ferrarese, Perego e Reati? Latitanza sotto i tabelloni? Pochi i minuti concessi agli under, regolarmente a referto, Tomasini, Carnovali e Molinaro? Errori tattici di troppo? Domande che avendo un senso esigono urgenti risposte dallo staff dirigenziale, nessun componente escluso.

Discorso a sè per Adriano Vertemati. Da premettere che “tutto il mondo è paese”. Fino a quando le vittorie scendevano a grappoli al giovane coach milanese erano attribuite vagonate di meriti; di questi tempi non mancano coloro che arricciano il naso su certe scelte dalla panchina. Siamo seri: al nostro allenatore sono da riconoscere alta professionalità e capacità nello svolgere il ruolo al di là delle vittorie o sconfitte che si susseguonoi sul parquet di volta in volta.

Seguendo questa considerazione sono, comunque, da mettere in preventivo gli eventuali sbagli di cui nessun “umano” è esente. Difesa d'ufficio, la nostra, nei confronti di Vertemati? Non ci sembra anche perché convinti che lo stesso allenatore abbia già valutato a fondo le copiose problematiche palpabilmente sopraggiunte. Importante è trovare le adeguate terapie d'urto in fretta.

Arturo Zambaldo

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