Comark, Pederzini ala di qualità
Contribuirà ad alzare gli obiettivi

«Indiscusso talento, mani morbide ed educate, ottimo giocatore anche senza palla, fortissimo in 1vs1, è noto per i suoi canestri impossibili». È un passaggio del comunicato inviato dall'addetta stampa della Comark per annunciare l'ingaggio di Pederzini.

«Indiscusso talento, mani morbide ed educate, ottimo giocatore anche senza palla, fortissimo in 1vs1, è noto per i suoi canestri impossibili». È un passaggio del comunicato inviato dall'addetta stampa della Comark per annunciare l'ingaggio di Riccardo Pederzini, ala, proveniente da Bologna.

Un identikit, quello del ventitreenne di 2 metri, che più roboante di così non potrebbe essere. In altre parole, stando a quanto si legge, è approdato a Treviglio un giocatore da mille e una notte. Fossimo nei panni di coach Adriano Vertemati non sapremmo se gioire o se preoccuparci.

Gestire al meglio un personaggio del genere non sarebbe facile per nessuno. Di conseguenza, alzare la classica asticella sugli obiettivi da raggiungere ci sembra automatico. Altro, quindi, che puntare, come lo stesso Vertemati ci ha riferito la scorsa settimana, al nono posto finale: fossimo la società chiederemmo, addirittura, alla Federazione la possibilità di un doppio salto di categoria.

Chiuso il lato ironico regalatoci dal comunicato stesso, passiamo a una valutazione razionale. Pederzini, sicuramente da accogliere a braccia aperte, contribuirà ad elevare il tasso qualitativo, già buono, del roster orobico. Buon realizzatore e dotato di una certa tecnica, dovrebbe alternarsi ad uno dei pezzi da novanta della squadra, Perego che, a sua volta potrà, così recuperare in corsa di partita le energie dalla panchina.

Il suo arrivo va letto in una, indiscutibile, rinnovata fiducia nei confronti del pivottone Malagoli, sin qui autore di prestazioni a intermittenza. D'ora in poi, sempre l'allenatore milanese, saprà di contare su due tipi di quintetti: uno composto da Ferrarese, Reati, Perego, Pederzini e Cazzolato (o Maspero); l'altro da Ferrarese, Reati, Malagoli, Perego (o Pederzini) e Maspero (o Cazzolato). A completare il team gli under Molinaro, Carnovali e Tomasini, con l'esclusione, giocoforza del pur promettente Franzoni.

Arturo Zambaldo

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