C'è da gestire la grana Stendardo
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In casa delle'Atalanta è scoppiata la grana Stendardo che - convocato da Colantuono - diserta la partita per sostenere l'esame di avvocato. Rischia una multa dalla società. Per te chi ha ragione? Vota il sondaggio

In  casa dell'Atalanta è emerso il problema Stendardo: il giocatore è stato convocato (non convocati soltanto Bonaventura e i lungodegenti Capelli e Marilungo), ma domenica il difensore non è partito con la squadra perché martedì deve essere a Salerno per sostenere l'esame di Stato per diventare avvocato. Un esame che dura tre giorni. Il giocatore sarà probabilmente multato e non sarà convocato per il match contro la Juventus.

Stefano Colantuono non vuole che diventi un caso, ma di certo la vicenda di Guglielmo Stendardo farà discutere a lungo. Il 31enne difensore napoletano dell'Atalanta, contravvenendo ai voleri della società, non è andato a Roma con la squadra, ma ha raggiunto Salerno, per sostenere la prima parte dell'esame di Stato per diventare avvocato, che durerà tre giorni.

Una «diserzione» che non è piaciuta nè al club che allo stesso Colanutono: per Stendardo, che sabato aveva saltato per squalifica il match vinto 2-1 dagli orobici con il Parma, si profila una multa salata e l'esclusione per l'incontro di domenica con la Juventus, di cui è un ex.

«È una situazione delicata - ha confermato Colantuono a Skysport24 - Il caso ha voluto che il suo esame di Stato ci fosse in questa settimana, importante anche per noi, visto che abbiamo stasera la Coppa Italia e domenica la Juve. Ci sono dei regolamenti, noi siamo a disposizione dell'Atalanta, siamo dei professionisti ben pagati. A volte si possono fare delle deroghe, come già successo con Stendardo, ma stavolta la situazione era delicata».

Il centrale atalantino subirà di certo una punizione esemplare: «Se ne assumerà la responsabilità - conferma il tecnico nerazzurro -. Non si possono creare precedenti: è vero che questo esame non c'è ogni giorno, ma ogni anno sì. Spero voglia continuare a giocare a calcio finquando vorrà, non ha l'impellenza di svolgere la professione di avvocato».

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In serata, comunque, l'Atalanta ha imposto la consegna del silenzio a Guglielmo Stendardo, che ha saltato senza permesso la trasferta di Coppa Italia contro la Roma per sostenere l'esame per l'accesso alla professione di avvocato. Il difensore napoletano, che sta svolgendo pratica legale presso lo studio Lanzara di Castel San Giorgio, ha sostenuto martedì presso l'Università di Salerno la prima delle tre prove previste (il parere di diritto civile; mercoledì il penale, giovedì un atto a scelta tra amministrativo, civile e penale). La società era informata da tempo della data dell'esame, ma l'allenatore Stefano Colantuono - che aveva inserito Stendardo nella lista dei convocati per l'Olimpico - si è rifiutato di concedere la "licenza" al giocatore. Il giocatore sarà a disposizione dei mass media per i chiarimenti del caso nella giornata di venerdì: prima di allora, bocche cucite.

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