Petrucci difende Stendardo:
«Il calcio si prende troppo sul serio»

«Si può punire un ragazzo solamente perchè ha esercitato un suo
diritto?». Se lo chiede, retoricamente, il presidente del Coni Gianni
Petrucci, che si schiera dalla parte di Gugliemo Stendardo.

«Si può punire un ragazzo solamente perchè ha esercitato un suo diritto?». Se lo chiede, retoricamente, il presidente del Coni Gianni Petrucci, che si schiera dalla parte di Gugliemo Stendardo, il difensore dell'Atalanta che martedì non ha risposto alla convocazione del club per sostenere, a Salerno, gli orali dell'esame di Stato per diventare avvocato.

«Il calcio si prende troppo sul serio - ha detto Petrucci -. Come si può dire, di fronte a una specializzazione come l'esame d'avvocato, che esiste un contratto? Certo che c'è, ma dov'è il buonsenso? Va invece fatto un applauso a una persona che, oltre la laurea, vuole fare il passo successivo molto importante». E sulla possibile multa, Petrucci commenta: «Conosco bene il presidente Percassi - ha detto - e mi appello a lui. Siamo seri e sereni».

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