Atalanta, possibile battere l'Udinese
Le voci di mercato non disturberanno

L'Atalanta proverà, sabato, a battere a Bergamo l'Udinese. Su questo non c'è dubbio. Lo farà per riscattare la deludente prestazione, ko compreso, con la Juventus ma non solo.

L'Atalanta proverà, sabato, a battere a Bergamo l'Udinese. Su questo non c'è dubbio. Lo farà per riscattare la deludente prestazione, ko compreso, con la Juventus ma non solo. Massimo rispetto per l'avversaria di turno ma al tempo stesso da parte di capitan Bellini e compagni dovrà riemergere l'autostima dei giorni migliori.

Le cifre, del resto, sentenziano che le prossime contendenti in questione hanno sin qui totalizzato sul campo 23 punti ciascuna. Di pari passo, come conseguenza, viaggia la loro classifica. Ai numeri, ineccepibilmente, equi i nerazzurri sovrappongono il fattore campo, ovvero, il classico valore aggiunto visto che per chiunque giocare da noi rappresenta un handicap, di sicuro, palpabile. Non a caso, nell'ultima sfida casalinga con il Parma a vincere fu la formazione orobica.

Ovvio che per prevalere su un team tosto e qualitativo come quello bianconero, l'Atalanta dovrà giostrare da Atalanta. Adeguato approccio alla gara sin dalle battute iniziali e determinazione da vendere in ogni frangente. Sull'aspetto tecnico-tattico siamo nelle mani di Colantuono a patto che, poi, gli stessi giocatori applichino alla lettera le sue disposizioni preparate negli allenamenti della settimana, rigorosamente svolte a porte chiuse, in quel di Zingonia. E a proposito di schemi e a quant'altro, occhio all' ex Guidolin, a sua volta, grande stratega in materia.

Certo, sarebbe stato, decisamente, meglio se ci fosse stato Manfredini a gestire la difesa e se lo Schelotto dello scorso campionato avesse azionato lungo la fascia. Ma soluzioni alternative o di emergenza non difettano nel cementato organico a disposizione del mister laziale. C'è chi, inoltre, ritiene che le ricorrenti voci di mercato, specie in uscita, influiscano in modo pesante sul rendimento dei «chiacchierati». Facciamo pure i nomi dei coinvolti: in primis Peluso (Juventus) e Bonaventura (Milan?). Mettere in dubbio, però, la serietà e la professionalità di entrambi ce ne corre.

Arturo Zambaldo

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