Il bergamasco Baldaccini iridato
di corsa con le racchette da neve

Il bergamasco Alex Baldaccini è il nuovo campione del mondo di corsa con racchette da neve. Tripudio tricolore alla Ciaspolada della Val di Non, che ha brindato al proprio 40° compleanno assegnando il titolo mondiale, con oltre 5.000 partecipanti provenienti da trenta diverse Nazioni.

Il bergamasco Alex Baldaccini è il nuovo campione del mondo di corsa con racchette da neve. Tripudio tricolore alla Ciaspolada della Val di Non, che ha brindato al proprio 40° compleanno assegnando il titolo mondiale, con oltre 5.000 partecipanti provenienti da trenta diverse nazioni a fare da ideale cornice alla rassegna iridata.

Il tradizionale percorso da Romeno a Fondo è stato allestito con grande maestria ed esperienza dagli organizzatori, capaci di sconfiggere anche le temperature primaverili degli ultimi giorni. Il lavoro di 500 instancabili volontari è stato premiato dagli applausi dei concorrenti che hanno lodato la grande efficienza ancora una volta mostrata dalla Podistica Novella.

Per quanto riguarda la cronaca di gara, il bergamasco del Team Baldas/Gs Orobie Baldaccini, terzo alla Ciaspolada un anno fa, ha forzato l'andatura fin dalle prime battute, seguito in scia da Boudalia, dal francese Ricard e dagli altri due azzurri Claudio Cassi e Antonello Landi.

Sulla prima salita del tracciato, Baldaccini ha imposto una nuova selezione, mettendo fuori causa Landi e Cassi, destino che è toccato anche all'italo-marocchino Boudalia quando il 24enne bergamasco ha sferrato un nuovo attacco a due chilometri dall'arrivo.

Per il successo, quindi, è stato testa a testa tra Baldaccini e Ricard, con l'atleta italiano che ha sfruttato lo strappo finale che portava sull'arrivo di Fondo per spiccare definitivamente il volo verso il titolo iridato. Nulla da fare per Ricard, secondo a 5", con Boudalia terzo a 16".

«Sapevo di essere migliorato molto rispetto allo scorso anno - ha sottolineato raggiante il campione iridato di Bergamo - e sono partito per vincere, cercando di forzare l'andatura fin dalle prime battute di gara. C'erano molti avversari temibili ed anche alcuni stranieri che non conoscevo, ma ho optato comunque per una tattica d'attacco».

«A metà gara ho dato una prima accelerata e siamo rimasti in tre, poi in due e, quando ho visto che sulla salita finale avevo ancora qualche energia, ho sferrato l'attacco decisivo. È andata bene e voglio fare i complimenti al comitato organizzatore, che ha fatto davvero un grandissimo lavoro. La neve ha tenuto meglio di quanto pensassi e penso che lo spettacolo, per chi ha assistito alla gara, non sia mancato».

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