Budan, non solo un vice Denis
Può giocare anche insieme a lui

«Atalanta, caccia a un attaccante: ai tifosi nerazzurri piace Budan». Detto fatto visto che al titolo dell'articolo pubblicato lunedì scorso dal nostro sito è seguita la mossa del club nerazzurro e da lunedì la punta croata sarà di nuovo a disposizione di mister Colantuono.

Il ritorno di Budan a Bergamo era stato invocato con insistenza anche durante le recenti puntate di «Atalanta diretta stadio», a Bergamo Tv, suscitando vivaci discussioni tra gli opinionisti in studio. Il suo ingaggio, a nostro avviso, porterà diversi vantaggi al team atalantino nel prosieguo di stagione.

Beneficio indiscusso è che il trentatreenne (li compirà il 22 aprile) attaccante sarà in grado di fungere sia da vice Denis, sia di giostrare in coppia proprio con l'argentino. Due piccioni con una fava, come si suol dire, l'esito dell'operazione portata a termine dal direttore generale Pierpaolo Marino con il consueto fiuto professionale.

Del resto la necessità di ingaggiare un giocatore da inserire nel reparto offensivo era diventata improrogabile. Ad esigerlo la palpabile difficoltà della squadra di perforarare le porte avversarie. Le cifre parlano chiaro: 18 i gol sin qui realizzati con soltanto due squadre (Palermo 16 e Pescara 17) a totalizzarne meno.

Al di là della stima e simpatia per Budan, nei quattro anni di permanenza a Bergamo l'attaccante ha coniugato l'imponente stazza fisica con un grande temperamento. A Zingonia Budan giunse nel 2003. A sostenerne, a più riprese, l'acquisto il presidente Ivan Ruggeri e il direttore sportivo Carlo Osti. Sedici i gol segnati in 59 presenze in nerazzurro fino al 2006.

Dopo l'Atalanta, Budan ha indossato le maglie di Ascoli, Parma, Cesena e Palermo. Ad ogni estate è stato al centro di trattative con diverse società italiane ed estere, compresa l'Atalanta. Sul fronte mercato si attendono, adesso, le fumate bianche relative alla cessione di Schelotto (Inter) e all'arrivo di Sampirisi.

Arturo Zambaldo