In altro «zingaro» cede: è in Italia
Attese novità nel calcioscommesse

Gli agenti dello Sco hanno preso in consegna giovedì, all'aeroporto di Malpensa (Varese), Admir Sulic, uno dei componenti del cosiddetto gruppo degli scommettitori zingari, nei cui confronti era stata emessa un'ordinanza di custodia cautelare.

Un altro «zingaro» cede alle pressioni degli investigatori e torna in Italia dove ad attenderlo c'è un mandato di cattura internazionale per associazione a delinquere e frode sportiva nell'ambito dell'inchiesta della Procura di Cremona sul calcioscommesse.

Dopo il serbo Amir Gegic, costituitosi un paio di mesi fa, giovedì 21 febbraio è stato il turno di Admir Sulic, sloveno, che stamani è arrivato all'aeroporto di Malpensa dove gli agenti dello Sco (Servizio centrale operativo della Polizia) e della Squadra mobile di Cremona l'attendevano per portarlo in carcere.

Sulic, del resto, era stato costantemente monitorato negli ultimi mesi dagli investigatori che l'aspettavano dopo che aveva preso un biglietto aereo per l'Italia da Singapore, dove si era rifugiato da qualche tempo, dal momento che nel Paese asiatico non era possibile arrestarlo, dal momento che per i reati di cui è accusato non esiste un trattato d'estradizione.

Singapore, però, è anche il paese del «grande burattinaio» delle scommesse illecite: quel Tan Seet Eng, detto Dan, ancora latitante, ritenuto il capo dei finanziatori dell'intero sistema. Proprio Dan, stando alle accuse della Procura di Cremona, si avvaleva «di una rete di connazionali ed altri personaggi delll'Est Europa per incidere illecitamente sulle competizioni calcistiche».

E Sulic figura «tra i suoi principali collaboratori»: un gradino sotto Gegic che, a sua volta, sarebbe un gradino sotto Hristian Ilievski, macedone che, invece, da quasi due anni rimane latitante e che è sospettato di essere il capo incontrastato del gruppo di scommettitori degli «zingari».

Il gruppo utilizzava come referente per avvicinare i giocatori italiani disposti alla combine l'ex giocatore del Piacenza Carlo Gervasoni, il primo pentito dell'inchiesta cremonese che ha portato ad arresti eccellenti, tra i quali quello dell'ex capitano dell'Atalanta Cristiano Doni e della Lazio Stefano Mauri.

Il ruolo di Sulic emerge poi da una rogatoria in Croazia e altri tre «zingari» arrestati in precedenza (Vinko Saka e Alija Ribic e Dino Lalic) avevano già spiegato che «erano Carlo Gervasoni e Filippo Carobbio a darci informazioni sulle partite truccate in cambio di denaro». Sulic sarà interrogato lunedì prossimo dal gip di Cremona Guido Salvini.

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