Atalanta non mollare
Ora vai avanti per risalire

Per chi come noi non ha mai parlato di allarme-salvezza, ci piacerebbe avere obiettivi sempre più consistenti. Condizione numero uno, però, occorre ignorare la zona rossa compresi calcoli e tabelle puntualmente smentiti dai fatti in precedenza.

Per chi come noi (e pochi altri ad onor del vero) non ha mai parlato di allarme-salvezza, a maggior ragione dopo il blitz di Siena ci piacerebbe che società, squadra e mister si ponessero obiettivi sempre più consistenti. Condizione numero uno, però, occorre ignorare la zona rossa compresi calcoli e tabelle puntualmente smentiti dai fatti in precedenza. Guardiamo, pertanto, avanti con rinnovato entusiasmo consci di una potenzialità della squadra in grado di ambire a posizioni di classifica migliori.

Porta male e magari è esagerato parlare di sogni europei? D'accordo ma, in ogni caso, cerchiamo di sfruttare al top le dieci gare che mancano alla fine del torneo con ben trenta punti in palio. Traguardo, ad esempio, da inseguire tenacemente è di cavalcare più posizioni possibili in graduatoria. I mezzi, a nostro avviso, ci sono proprio. Ci sarà stato un perché se al mercato estivo e a quello invernale i media, pressochè all'unanimità, avevano assegnato la sufficienza piena agli operatori nerazzurri?

Con il trascorrere del tempo, con il senno di poi, qualcuno ha mutato nettamente parere sulla campagna del periodo caldo per dichiararsi, comunque, oltre modo soddisfatto per quella di riparazione. Adesso Stefano Colantuono ha disponibile una rosa che definire completa in qualsiasi reparto può sembrare addirittura riduttivo. Ad avallarlo è la constatazione che pedine come, in ordine sparso, Moralez, De Luca, Brienza, Radovanovic, Raimondi, Lucchini, Ferri, Cazzola, Bellini, Contini, Budan (e fermiamoci qui) hanno difficoltà nel guadagnarsi una maglia da titolari conclamati. Controproducente sotto mille aspetti sarebbe, quindi, se d'ora in poi (vabbè diciamo a partita auspicabilmente vinta, domenica prossima, col Pescara) si tirasse a campare sprecando un finale di campionato che, viceversa, potrebbe donarci regali di notevole spessore.

Arturo Zambaldo

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