Moralez, metamorfosi negativa
Ma merita prove d'appello

Non ci si può dimenticare il brillante Maxi Moralez dello scorso campionato, anche se in quello in corso sembra la classica fotocopia sbiadita. Una metamorfosi, la sua, che ha dell'incredibile o se preferite inverosimile.

Non ci si può dimenticare il brillante Maxi Moralez della scorso campionato anche se in quello in corso sembra la classica fotocopia sbiadita. Una metamorfosi, la sua, che ha dell'incredibile o se preferite inverosimile. Nessuno, riteniamo, avrebbe potuto prevedere quanto è purtroppo accaduto.

Vale la pena ricordare che il ventiseienne argentino nel passato torneo aveva realizzato sei gol (più uno in Coppa Italia) oltre ad essere applaudito per la mole di lavoro e la qualità delle giocate. Insomma, un giocatore che la dirigenza atalantina ha pensato bene, in estate, di blindare respingendo diverse stuzzicanti offerte.

Ma sin dalle prime esibizioni di quest'anno si è notato che il piccolo (159 centimetri di altezza) trequartista aveva perso di colpo lo smalto sia nelle azioni in appoggio al connazionale Denis, sia nella zona nevralgica del campo.

Da qui l'esclusione dalla formazione titolare al pronti via delle gare ufficiali da parte di mister Stefano Colantuono da sempre rigorosamente portato a privilegiare il giocatore più in forma osservato quotidianamente a Zingonia. Un blackout improvviso e soprattutto nemmeno lontanamente ipotizzato.

Si sa che non esiste giocatore al mondo che sopporti di buon grado la «panchina», peggio ancora la collocazione in tribuna. Non ha fatto eccezione Moralez tanto che, in un'intervista rilasciata ad un giornale del suo Paese, ha detto chiaro e tondo che non scarterebbe l'idea di un ritorno alle origini a causa dello scarso utilizzo nelle file nerazzurre.

Veniamo ai giorni nostri con il sorprendente annuncio di Colantuono, nella conferenza stampa di Zingonia che ha preceduto la partenza per Napoli, di un suo impiego allo stadio San Paolo dal fischio iniziale dell'arbitro Valeri. Un'occasionissima, dunque, offerta a Moralez anche per togliersi dalle scarpe quei sassolini (meglio sassoloni) accumulati nel tempo.

Invece no. Basta, del resto, guardare alla caterva di insufficienze sulle pagelle redatte dalla quasi totalità dei media presenti in Campania. Troppo severe se non ingenerose quelle valutazioni? Mica tanto. A Moralez verranno concesse altre prove d'appello nelle nove partite che mancano al termine? Sarebbe auspicabile, specie ripensando alle gioie che l'argentino riservò alla tifoseria nel recente passato.

Arturo Zambaldo

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