Mennea? Un grande uomo libero
Il ricordo di Valerio Bettoni

«Mennea? Un grande uomo libero». Così Valerio Bettoni ricorda il velocista di Barletta scomparso all'età di 61 anni. «Con lui - racconta Bettoni - ho condiviso la mia battaglia contro il Coni nazionale: Mennea è sempre stato contro il Palazzo».

«Mennea? Un grande uomo libero». Così Valerio Bettoni, in tre parole, ricorda il velocista di Barletta scomparso all'età di 61 anni. «Con lui - racconta Bettoni - ho condiviso la mia battaglia contro il Coni nazionale: Mennea è sempre stato contro il Palazzo e ha appoggiato chi si è opposto alla cancellazione dei comitati provinciali, che hanno indebolito lo sport locale».

«Nei mesi scorsi abbiamo avuto diversi colloqui e ci siamo scambiati materiale utile per questa battaglia. È sempre stato d'accordo con la nostra tesi. Per il resto lo ricordo come un grande campione, come uomo dei record: un uomo sicuramente controcorrente, perché non ha mai rincorso i potenti ma ha sempre pensato che lo sport dovesse essere qualcosa di ideale, in cui il sacrificio alla fine viene premiato».

Nella vita di Mennea c'è sempre stata un po' di Bergamo. Prima per la serie di gare che il campione pugliese ha condiviso con un atleta bergamasco doc, Vincenzo Guerini, corridore anche alle Olimpiadi. Insieme hanno gareggiato tantissime volte, fra il '71 e il '74 nella staffetta 4 x 100 e hanno condiviso vari record italiani nella stessa specialità (in gare disputate a Praga, Firenze e Oslo, per esempio).

Poi perché Mennea, nel 1984, si tesserò per l'Athletic Club Bergamo (o AC Bergamo): gareggiò sotto questa bandiera per un anno, poi si prese tre anni di pausa. Mennea si ritirò nel 1988.


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