Duathlon, in 900 a Romano
Sfida avvincente fra gli uomini

Unico assente importante.. il sole. Sì, perché i big c'erano proprio tutti. Tanti, anzi tantissimi, perché in gioco non c'era un trofeo come un altro, ma il titolo italiano di Duathlon Sprint. Imparentato con il più famoso triathlon, non è una disciplina olimpica.

Unico assente importante.. il sole. Sì, perché i big c'erano proprio tutti. Tanti, anzi tantissimi, perché in gioco non c'era un trofeo come un altro, ma il titolo italiano di Duathlon Sprint. Imparentato con il più famoso triathlon, non è una disciplina olimpica ma non per questo richiede minor sforzo e dedizione, cosa quanto mai dimostrata ieri, viste le condizioni meteo davvero pessime.

Gli atleti, 144 donne e 737 uomini, si sono misurati su un percorso tecnico che alternava 5 km di corsa, 20 km in bici e ancora 2 e mezzo di corsa fino al traguardo, sotto una pioggia battente che non ha avuto alcuna compassione.

Numeri da record che hanno visto la partecipazione anche di diversi atleti stranieri e di una piccola rappresentanza della nazionale paraolimpica di triathlon. Numeri che han messo a dura prova anche l'organizzazione.

La gara ha visto trionfare l'alto atesino Matthias Steinwandter, dinanzi ad Daniel Hofer e ad Alex Ascenzi.

Fra le donne Alice Betto, poi Elena Maria Petrini e Angelica Olmo, rispettivamente argento e bronzo.

Tutti i dettagli su L'Eco di Bergamo del 25 marzo

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