La maglia di Cantarutti torna a casa
La consegna nel reparto di Pediatria

La maglia di Aldo Cantarutti è tornata a casa, 25 anni dopo. Nel reparto di Pediatria dell'ospedale cittadinoMario Medini ha consegnato a Elisa Persico l'importante cimelio, che verrà collocato nel futuro museo atalantino.

La maglia di Aldo Cantarutti è tornata a casa, 25 anni dopo. Nel reparto di Pediatria dell'ospedale cittadino Giovanni XXIII il proprietario, ormai ex, della maglia dell'attaccante in gol nella storica trasferta del quarti di finale di Coppa delle Coppe contro lo Sporting Lisbona (1988) Mario Medini ha consegnato alla responsabile della comunicazione della società atalantina Elisa Persico l'importante cimelio, che verrà collocato nel futuro museo atalantino.

L'obiettivo dell' ex proprietario era quello di privarsi della storica maglietta per devolvere il ricavato agli Amici della pediatria del Giovanni XXIII, rappresentati da Milena Lazzaroni: la società atalantina l'ha acquistata per una cifra pari a 2500 euro nel corso dell'asta organizzata da «TuttoAtalanta» su Bergamo Tv.

Durante la mattinata i piccoli degenti hanno ricevuto in dono dai rappresentanti della società le nuovissime uova di cioccolato nerazzurre. La donazione dell'Atalanta servirà a finanziare un progetto particolare, come ha confermato Milena Lazzaroni: «L'attenzione della società e dei calciatori è sempre molto alta, ed è la seconda volta che l'Atalanta fa un dono a Pasqua - ha detto Lazzaroni -. Siamo vicini ai bambini ricoverati da 23 anni, abbiamo diversi progetti: sosteniamo la parte clinica con borse di studio di medici e infermieri e ci occupiamo di tutto quello che serve al bambino. Con la donazione della famiglia Percassi e dell'Atalanta, attraverso la maglia del signor Medini, viene sostenuto il progetto “Mettiamoci in gioco”, che vede la collaborazione dei nostri 90 volontari con 5 operatori professionali».

La maglia di Cantarutti finirà nel museo atalantino, uno dei tanti progetti che la società nerazzurra sta portando avanti, ma al momento è ancora presto per poter aver indicazioni precise. «Siamo già al terzo anno, la seconda volta a Pasqua, che regaliamo un sorriso ai bambini, non solo a Bergamo, ma anche ad Alzano, a Treviglio e a Ponte San Pietro - ha affermato la responsabile della comunicazione atalantina Elisa Persico -. Ringraziamo il signor Medini che ci ha permesso di riportare a casa la maglia di Cantarutti, che tutti potranno ammirare nel museo atalantino e ricordare quella notte magica. Il progetto del museo è in cantiere e il presidente ci tiene parecchio: si sta lavorando perché possa diventare realtà. Ci stiamo avvicinando alla fine della stagione e “Città Nerazzurra” si ripeterà anche quest'anno, con tante novità».

Simone Masper

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