Bernasconi, gloria del calcio
diviso tra Atalanta e Sampdoria

È stato super gettonato di messaggi nel corso della puntata «Tutto Atalanta-diretta stadio» di domenica su Bergamo Tv. A stupirsi di tanta popolarità ed affetto è stato lo stesso Gaudenzio Bernasconi, gloria del calcio italiano negli Anni Cinquanta e Sessanta.

È stato super gettonato di messaggi nel corso della puntata «Tutto Atalanta-diretta stadio» di domenica su Bergamo Tv. A stupirsi di tanta popolarità ed affetto è stato lo stesso Gaudenzio Bernasconi, gloria del calcio italiano negli Anni Cinquanta e Sessanta, intervenuto, appunto, alla settimanale trasmissione condotta da Fabrizio Pirola.

È solo il caso di ricordare che Bernasconi, 80 anni compiuti lo scorso agosto, bergamasco doc di Ponte San Pietro, collezionò con la maglia dell'Atalanta e della Sampdoria qualcosa come 388 presenze in serie A, in aggiunta a 6 esibizioni con la Nazionale maggiore.

A una carriera indiscutibilmente prestigiosa ha coniugato la mancanza assoluta di squalifiche. Non una cosa da niente, quello di non aver subìto alcun provvedimento disciplinare, in quanto da centromediano metodista, ha dovuto controllare a vista le più qualificate punte, o se si preferisce bomber, in circolazione.

«Per me - sono sue parole - la correttezza in campo e fuori ha rappresentato un rigoroso comportamento di vita da seguire in ogni frangente. Ciò, del resto, me lo hanno riconosciuto in parecchi». Lanciato dal Vitanova, club di Ponte San Pietro, Bernasconi esordì nell'Atalanta nel campionato 1952/1953 per rimanervi in quello successivo. Nell'estate 1954 venne ceduto alla Sampdoria in cambio del pari ruolo Alberto Fommei più un consistente gruzzolo in contanti a conguaglio.

E a Genova conobbe l'autentica consacrazione da calciatore al punto di diventarne, in breve tempo, l'insostituibile capitano. In blucerchiato rimase 11 stagioni entrando nel cuore della tifoseria e non solo. «Quando torno a Genova mi commuovo nel toccare con vivo l'ospitalità che mi riservano nonostante il numero di anni che sono trascorsi da allora. Anche i più giovani mi considerano, segno evidente che i loro nonni e padri hanno parlato di me in maniera eclatante».

Sull'Atalanta dei giorni nostri, Bernasconi ha sottolineato: «È una squadra che non sta deludendo le attese. L'obiettivo di sempre, la salvezza, è ormai a un tiro di schioppo. L'allenatore Colantuono, che dispone di un buon organico, sa puntualmente trasmettere ai giocatori quella carica indispensabile per una provinciale».

Arturo Zambaldo 

© RIPRODUZIONE RISERVATA