Capelli: «Tornare in campo?
Magari dopo la salvezza»

Ospite della manifestazione primaverile atalantina «Scuola allo stadio», il difensore nerazzurro Daniele Capelli ha risposto alle domande dei ragazzi nella tribuna centrale del Comunale. Poi alla stampa, parlando del suo ritorno al calcio giocato con la Primavera.

Ospite della classica manifestazione primaverile atalantina «Scuola allo stadio», il difensore nerazzurro Daniele Capelli ha risposto alle domande dei ragazzi nella tribuna centrale del Comunale. Poi alla stampa, parlando del suo ritorno al calcio giocato con la Primavera atalantina dopo i due gravi infortuni dell'ultimo anno e mezzo.

«Le sensazioni sono state belle e positive e non le provavo da parecchio tempo - ha affermato Capelli -. Ieri sono riuscito a finire la partita e stavo bene. La cosa importante era capire come rispondeva il ginocchio e come stavo: manca ancora una piccola percentuale. Quando giocherò in prima squadra lo deciderà il mister, avevamo deciso di fare 2-3 partite con i ragazzi e poi vedere un po' la situazione. La Primavera è una bella squadra con un mister molto preparato e molto bravo con i giovani: sono ottimista per la loro stagione e se dovessi essere nuovamente chiamato ci andrei senza problemi».

I momenti duri non sono mancati, quando sembrava che il ginocchio non volesse sistemarsi definitivamente e Capelli, ripensando a quel periodo, ha preso l'occasione per ringraziare quanti gli sono stati vicino. «A livello mentale è tutto ok. Non ho nessuna sensazione di paura, anche se dalla tv mi vedo legato: la sensazione dal campo è che l'infortunio è solo un brutto ricordo lontano e la paura non c'è. Ci sono stati dei momenti difficili, in cui il ginocchio faceva male, ed andare avanti era dura. Sono stato circondato da persone che non mi hanno mai abbandonato, come Matteo Moranda e il fisioterapista Renato Gotti: loro sono stati tutti quelli più presenti dal punto di vista fisico, ma ce ne sono stati davvero tanti».

Insieme a tutto l'ambiente nerazzurro il «muro di Grumello» aspetta la salvezza dell'Atalanta per tornare a riassaporare il campo prima della fine della stagione, e a partire dal prossimo ritiro di ritrovarsi in rosa al 100% insieme all'altro sfortunato atalantino, l'attaccante Guido Marilungo. «Penso solo a stare bene, e riprovare la sensazione di essere un giocatore. Poi se l'Atalanta vince a San Siro e ci salviamo sono l'uomo più felice. Manca poco alla salvezza e ad obiettivo raggiunto potrei avere più possibilità, ma al momento non ci penso. La speranza mia e di Guido è quella di essere i primi due acquisti dell'anno prossimo: lo vedo e rivedo quello che facevo io. Il mio messaggio per lui è quello di non mollare anche quando stai male, guardare avanti e sapere che il lavoro paga».
Simone Masper

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