Moratti: «Volontà di colpirci»
Nicchi: «Buona fede degli arbitri»

«Quando c'è una volontà di colpire, comunque lo si fa». Lo ha sottolineato il presidente dell'Inter, Massimo Moratti, tornando su quanto accaduto in occasione del match con l'Atalanta. «Non ho cambiato idea, che poi sia arrabbiato o no, non ho cambiato idea».

«Quando c'è una volontà di colpire, comunque lo si fa». Lo ha sottolineato il presidente dell'Inter, Massimo Moratti, tornando su quanto accaduto in occasione del match con l'Atalanta. «Non ho cambiato idea, che poi sia arrabbiato o no, non ho cambiato idea» ha ripetuto il presidente interista che già ieri dopo la gara aveva puntato il dito contro gli arbitri.

«Non credo proprio di dover spiegare meglio. Basta vedere come sta andando questo campionato e soprattutto nei nostri riguardi. Quindi, quando c'è una volontà di colpire, comunque lo si fa. Nel dubbio il rigore su Rocchi non si dà, nel non-dubbio - perché non è esistito niente - il rigore contro di noi si dà. E comunque è da 21 giornate che non vediamo un rigore» le parole di Moratti, che in merito alle accuse di Bonolis che tirano in ballo il Milan ha risposto: «Io non sono Bonolis, quindi... Credo che debba essere Bonolis a rispondere a questo e al Milan. Ognuno può avere una sua opinione, come io ho la mia sul fatto del danneggiamento costante. E lui può avere quella. Siamo in un Paese libero in cui si possono dire queste cose. Mandare in campo la Primavera? No, aiutare ancora di più no (sorride, ndr)».

Moratti manda anche un messaggio ai calciatori: «Non bisogna essere così fragili perché altrimenti è troppo facile» e infine conferma l'addio dell'Inter alla Champions League: «Penso che sia difficile».

Marcello Nicchi, presidente degli arbitri, senza entrare nel merito degli episodi avvenuti in Fiorentina-Milan e Atalanta-Inter che hanno provocato le polemiche, ha affermato di sottoscrivere le parole del presidente della Figc, Giancarlo Abete, il quale - commentando le dichiarazioni del presidente nerazzurro - ha sostenuto che «l'errore dell'arbitro c'è, come quello dei calciatori, ma la buona fede c'è da parte del mondo arbitrale».

«Non c'è da aggiungere altro alle parole del presidente Abete - ha continuato -, perché sulla buona fede non ci sono assolutamente dubbi. Se qualcuno non avesse fiducia negli arbitri, significa che non ha fiducia nel calcio».

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