Espulsioni, Cigarini se la ride
«Caro mister, adesso multa»

È un punto che piace e regala voglia di scherzare. Cigarini punzecchia il mister: «Ci dice di non farci buttar fuori perché siamo i più espulsi d'Europa ed è lui che si fa cacciare. Spero che la società lo multi». Per la salvezza ormai è fatta o ancora no? Vota il sondaggio

È un punto che piace. E che regala sorrisi e voglia di scherzare. Parte Luca Cigarini, che punzecchia il mister: «È tutta settimana che ci dice di non farci buttar fuori perché siamo la squadra più espulsa d'Europa e poi è lui che si fa cacciare. È già la terza espulsione quest'anno per lui, spero che la società gli faccia una bella multa».

Poi Cristiano Del Grosso, alle prese coi giornalisti delle televisioni che gli imputano responsabilità sul gol di Floro Flores. «Tutti a dirmi che ho fatto tutto io in due minuti, ma non era quello il mio uomo...», e alla fine ci può anche ridere su.

«Quello che conta - dice il terzino goleador - è aver preso questo punto in una partita che si è messa subito in salita. Sapevamo cosa ci aspettava, che la loro forza fisica sulle palle inattive ci poteva creare problemi e al primo calcio piazzato ci hanno subito puniti».

«E forse lì siamo stati un po' ingenui. Ma poi abbiamo reagito bene, abbiamo dimostrato di saperci adeguare alla partita: e questa era una partita maschia, dove c'era poco calcio da vedere. Era una bolgia, ma abbiamo retto e detto la nostra».

Per Del Grosso è il terzo centro in serie A, il primo con la maglia dell'Atalanta, tredici mesi dopo quello segnato al Cagliari. «Lo dedico a mio fratello Federico che mi segue sempre da vicino. Sono contento, era uno schema provato e riprovato. C'eravamo andati vicini con la Sampdoria, stavolta ci è riuscito. Cigarini mi ha messo una gran palla. Ed era tutto studiato: l'avremmo fatto al primo calcio d'angolo dalla destra. Ed è andata bene».

Poi l'esultanza e uno scambio di battute con Colantuono: «Quella era una corsa isterica. Poi col mister niente rimproveri, solamente ci siamo chiariti per certe situazioni sui calci piazzati».

Sorride anche Cigarini, che si è fatto perdonare la squalifica con una prova di grande qualità e quantità, impreziosita dalla fascia di capitano sul braccio. «La prima per me in campionato ed è una bellissima soddisfazione e un motivo d'orgoglio averla indossata con l'Atalanta e in una giornata come questa».

Una tappa che Cigarini reputa forse decisiva per la corsa alla salvezza: «Credo che questo sia un pareggio fondamentale, anche se non c'è ancora la matematica. Sono contento della prestazione mia e soprattutto di quella della squadra. Ed è in partite come questa che i giocatori con più esperienza come me o Davide Biondini devono dare qualcosa di più alla squadra nei momenti di difficoltà. E abbiamo fatto tutti una gran partita. Ora con il Bologna dobbiamo assolutamente vincere, anche perché in casa abbiamo balbettato un po' troppo quest'anno».

Guido Maconi

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